Eroi da Nobel

Certo è utopia, idea lontana dalla sensibilità universale perché l’anticamorra non fa notizia come Gomorra, rappresentazione unilaterale della città emarginata: ‘Scampia’ senza scampo, luogo fuorilegge, degrado e sottocultura, droga unica fonte di reddito collettivo, faide che l’insanguinano, rete diffusa capillarmente dello spaccio, la bellezza sfregiata delle ‘Vele, che ricordano analoghi insediamenti edificati lungo la Senna. Certo è utopia immaginare di riconoscere il Nobel della legalità, se esistesse, a chi, eroe nell’inferno di Scampia, ha stretto la mano del presidente Mattarella, in riconoscimento di quanto ha raccontato Rai 3 con ‘Nuovi Eroi’ (programma cult erede del perfetto, gradevolissimo ‘Via dei Matti, numero Zero’) che segue lo storico ‘Blob’ e anticipa il prezioso approfondimento di Marco Damilano, la perla televisiva ‘Il Cavallo, la Torre’.

Nuovo eroe è Ciro Corona, uno dei mille ragazzi di Scampia prigioniero del potere malavitoso dove lo Stato non c’è. L’incontro con un prete speciale, di quelli che ama papa Francesco, cambia la vita di Ciro, affascinato dalla proposta di un futuro ‘altro’ per i ragazzi del quartiere che la camorra arruola come pusher. Il sodalizio con don Aniello Manganiello accelera il nuovo della vita di Ciro, la determinazione a non accettare come ineluttabile il potere assoluto delle cosche. Si iscrive alla Facoltà di filosofia, lavora con i ragazzi di Forcella, dà vita all’associazione anticamorra che ottiene la gestione di quattordici ettari di terra confiscati alla malavita. Subisce la vendetta dei boss, che devastano il terreno, distruggono attrezzi agricoli, rubano il trattore. Paura: abbandonare o resistere? Ciro: “Questa è casa nostra non è della camorra”. L’associazione si riappropria del terreno, vendemmia, vinifica.

I bambini sono letteralmente trascinati a scuola, l’oratorio di don Manganiello diventa alternativa alla strada, al destino di spacciatori. I genitori: “Tenetevi i nostri figli, non li lasciate alla camorra” (tema che il ministro meloniano dell’istruzione disconosce, al punto di escludere dal reddito di cittadinanza i giovani che non hanno ottemperato all’obbligo scolastico.

Ciro e l’associazione recuperano un edificio scolastico ridotto a covo di spacciatori, a immondezzaio. In due anni lo trasformano in luogo di aggregazione e centrale, per il contrasto alla sottocultura, è la biblioteca, gestita dai ragazzi.

L’esordio della rubrica ‘Nuovi Eroi’ conferma che volendo, nel senso di indirizzare diversamente la linea editoriale perché sia coerente con il ruolo di televisione pubblica, la Rai può compensare il trash di programmi banali e spesso diseducativi.

Scampia può rinascere dalle ceneri della malavita espulsa dalla periferia risanata, affidata ad altri Ciro Corona, che integri il saggio insediamento dell’Università con attività parallele e si disponga a ospitare una nuova fiction antagonista di Gomorra.

Lascia un commento