Riciclare, recuperare, reimpiegare, riusare, riutilizzare

Noi cittadini modello ricicliamo i rifiuti, con qualche colpevole imperfezione: nell’‘umido’ finiscono pane di giornata non consumato, frutta, verdure, prodotti alimentari e farmaci appena scaduti, eccetera, eccetera, ogni cosa preziosa se donata a chi si occupa di nutrire i poveri. Riciclare è un verbo ampiamente diffuso in altro ambito, coniugato in politica da grandi, medi e piccoli esponenti di un pianeta auto referenziale, che non abbandona mai i suoi figli. Qualche nome? Gorbagiov, Kissingher, Clinton, Obama, solo per citare i potenti del mondo che si riciclano come conferenzieri internazionali, strapagati per discettare su temi di loro pertinenza e non solo, per consulenze, diritti d’autore. A dimensione inferiore, la via d’uscita dalla politica attiva di deputati e senatori elettoralmente ‘trombati’ è garantita da incarichi lautamente remunerati in enti e giganti della finanza, del mondo produttivo, o con il voltagabbana della rielezione in quota di altri accoglienti partiti.

Siamo stati in pena per la debacle elettorale di Luigi Di Maio che ha privato il Parlamento di un giovanotto assurto a esperto di geopolitica mondiale dopo un lungo apprendistato. Il rammarico è durato davvero poco. Titolo: L’ex leader dei pentastellati Ue in Golfo Persico. Bruxelles lo ha indicato come candidato principale e la nomina ufficiale spetterà a Josep Borrell. Alla scelta contribuiscono la fedeltà al prestigioso Draghi e i rapporti intrecciati da ministro degli Esteri. Gli hanno aperto la possibilità di un ruolo di primo piano come mediatore nel Golfo Persico. Di Maio avrebbe la meglio sul cipriota Markos Kyprianou, l’ex inviato dell’Onu in Libia Jan Kubis e l’ex ministro degli Esteri e commissario Ue Dimitris Avramopoulos. Dopo le dimissioni da segretario di Impegno Civico, che alle elezioni ha ottenuto 0,6%, di Di Maio si era parlato come in orbita di una società di consulenza strategica, la Bain & Co o per l’ipotesi di un’offerta da un fondo di investimento arabo, dopo aver ottenuto negli ultimi mesi finanziamenti e donazioni per 300.000 euro da Consap, Alfredo Romeo, Marco Rotelli, l’università telematica Niccolò Cusano, Stigc pressure tanks e Energas Spa.

“Yo soy Giorgia…italiana…madre”. La signora in questione, nella trasferta pugliese del G20, ha portato con sé la Meloni junior, sua figlia Ginevra, accudita dalla baby sitter. Come lei hanno operato famose e straricche star del cinema in giro per il mondo. Che commovente esempio di dolcezza materna! Un solo dubbio. La Meloni, iper impegnata con relazioni, incontri, interviste, selfie di strette di mano con i potenti del mondo, quando ha esercitato il nobile compito di madre? Forse nelle ore piccole della notte? Ma poi, da premier opererà mattina e sera per interventi sociali che consentano alle donne lavoratrici rapporti altrettanto intensi con i figli, come accade in Francia e soprattutto nei Paesi del nord Europa che tutelano al meglio la maternità? È gradita una rapida ed esauriente risposta.

La filo berlusconiana Zanicchi è un esilarante esempio di biricchineria senile (82 anni). Non esita a sgambettare per ‘Ballando con le stelle’ e al mondo, in attesa di conoscere i suoi trascorsi erotici, svela l’hard-sex segreto “Sono arrivata vergine a 26 anni, poi però ci ho dato dentro. Ero vergine al primo Sanremo e si vedeva… dall’espressione” (!!!). Alla vigilia dell’ultimo festival di Sanremo: “Io e mio marito facciamo l’amore ancora, perché fare l’amore fa bene alla vita. A qualunque età”.  Tutto qui? No: “Io e Fausto siamo fidanzati da 33 anni, a lui si alza la pressione, il colesterolo… si alza tutto, insomma, tranne che quello che si dovrebbe alzare. Pensa che la mia nipotina mi ha detto che non riesce a immaginarsi mentre faccio sesso con Fausto. Io le ho risposto: ‘Beata te, io non riesco neanche a ricordarmelo”

E c’è poco da ridere

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