Se potessi avere… diecimila euro al mese

Toh: finiti i cartoncini Fabriano-carta-ruvida, esauriti i pennarelli blu e rossi a punta larga, a secco la cartuccia del toner per la stampante HP, solo cinque fogli A4 della risma acquistata al supermarket che propone anche articoli da cancelleria oltre al pescato, salumi, pasta, detersivi, vini da euro al litro, una super cara variante di un famoso rasoio. Mi attengo al no vax, no mascherina, no green pass del doc Schillaci, successore di Speranza, telediretto via dad (con imperativi categorici) dalla borgatara della Garbatella, dalla “Yo soy Giorgia, yo comando, ordino, decido”, eia eia alalà. Stringo nella destra (nella destra, ovvio) la ‘ventiquattrore’ contenitore di mazzette da euro cento che il ragioniere Gennaro Esposito, addetto allo sportello della banca di famiglia, ha contato con cura di contabile per vocazione. Dopo aver tirato la somma, disposto a sfidare ogni contestazione, sentenzia “Mi gioco la reputazione, sono cinquemila euro”. Alla cassa numero 3, che ho scelto perché disimpegnata, esente da sguardi indiscreti, chieso sottovoce “Quant’è?”. Il conto calcola il costo di tre biro, due album, una gomma da inchiostro, un righello e due squadrette, una cartuccia di toner, un paio di pennarelli ‘stadler’, e, ah s, di busta per contenere il tutto. “Trentasette e cinquanta, bancomat?” dice la donzella e manca poco che si accasci svenuta sul sediolino della cassa. Non ha retto all’emozione, quando con gesto studiato in ore di allenamento ho disattivato tutte le chiusure di sicurezza della valigetta e l’ho separata dal mio polso aprendo manette. Occhi indiscreti hanno ‘filmato’ la scena? È possibile: a pochi metri dal varco di uscita del locale avverto alla schiena la pressione di un oggetto metallico e la voce malamente distorta non del rapinatore, non dà scampo. Per il classico ‘o la borsa o la vita’ i miei euro finiscono in altre mani. Sotto choc, dopo il danno merito la beffa di un manifesto della locale sezione FdI che incoraggia gli acquisti in contanti fino a diecimila euro.

Geppino ‘Capotosta’ accende il cellulare e chatta: “Zi, Antò. Stipa sti soldi. Devo farmi il motorino nuovo”.

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