“Io credo”.  “Noi no”

L’empio Salvini e il suo blasfemo ‘Credo’: chissà che le bocche cucite del clero non rispondano con il silenzio imposto da papa Francesco all’uso strumentale di simboli e riferimenti di ogni tipo, che nella prima Repubblica hanno racimolato milioni di voti dei cattolici per la Dc. Salvini ha tentato più volte di appropriarsene esibendo selfie con la mano intorno al rosario e indirettamente con la sponda televisiva di conduttrici di Tg ‘amiche’, che sfoggiano in petto croci da oreficeria di lusso. Bergoglio, che a più riprese non ha nascosto forte empatia per chi sta dalla parte degli ultimi, ha scelto per sé e i suoi la neutralità, ma poco manca che si associ alla contestazione per l’annunciata esibizione televisiva in Rai dell’accoppiata ‘carrocciaro valpadano’-‘borgatara di Centocelle’ Io sono Giorgia” (il 22 settembre, vigilia del voto).  Applausi a la Repubblica, che in tre pagine racconta con puntuale e approfondita documentazione l’attacco alla democrazia italiana di Putin, la rete di relazioni pericolose della ‘borgatara’ con Orban e Abascal, leader della destra spagnola, con il neonazismo di Vox, la destra di Le Pen, Bannon, ex consigliere di Trump sotto processo per l’assalto al congresso degli Stati Uniti, potente trait d’union tra finanziatori americani, Lega e Fratelli d’Italia.

Risuonano ancora le parole inequivocabili di “Yo soy Giorgia” pronunciate durante il delirante comizio di Marbella: “Lotta all’aborto, ai generi diversi dalla sessualità uomo-donna, respingimento dei profughi…” Per capire qualcosa del perverso sodalizio della destra meloniana con ‘consanguinei’ europei è significativo quanto dichiarato da Kovér, presidente del parlamento ungherese: “Un omosessuale sarà sempre un uomo di serie B. Due persone dello stesso sesso che intendono adottare un figlio sono come pedofili”.

La scellerata eventualità della destra al potere è una mina innescata, pronta a esplodere. Fratelli d’Italia non ha mai detto sì al piano di finanziamenti europei (Pnrr, 150 miliardi di euro) e intenderebbe ridisegnarlo, anche se Gentiloni avverte che non è modificabile. All’emergenza del Paese, che non riesce a coprire i posti di lavoro per il costante calo nascite, la ‘borgatara’ risponde con la proposta di blocchi navali e rimpatri.

Nb Per conoscere il contenuto del voluminoso dossier di Repubblica su chi è la Meloni l’indirizzo è Internet è larep.it/inchieste. Complimenti alla redazione politica e al tempo stesso la reitera domanda senza risposta sul perché nelle pagine dello sport non compaia neppure un rigo su Napoli-Monza. Neppure un cenno alle probabili formazioni.

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