UCRAINA / BIDEN SCARICA ZELENSKY E I 3 MAGI VANNO A KIEV…

Siamo alle comiche finali.

Solo che si tratta di una tragedia, la quale ha visto e vede morire, ogni giorno, vite innocenti sul campo.

Finalmente il capo della Casa Bianca – a quanto pare – esce dal letargo e da quella sorta di rincoglionimento totale nel quale era piombato ormai da alcuni mesi, ben prima dell’inizio del conflitto in Ucraina.

Nel corso di una convention organizzata a Los Angeles per una raccolta fondi pro Ucraina, ha dato una bella tirata d’orecchie al guitto-presidente Volodymyr Zelensky. “E pensare che ci abbiamo parlato più volte prima che la situazione precipitasse. Lo avevamo avvertito di tutti i pericoli della situazione. Eravamo in possesso di dati precisi, certi, che i russi avrebbero varcato i confini. Non c’erano dubbi. Ma né Zelensky né i suoi stretti collaboratori hanno voluto ascoltarci”.

Un vero ‘Vaffa Zelensky Day’, quello intonato dal capo della Casa Bianca, che sta con ogni probabilità cercando di prendere le distanze dai falchi che hanno fino ad oggi dettato legge negli Usa: ossia i vertici del Dipartimento di Stato, Tony Blinken e Victoria Nuland, che più guerrafondai non si può. Mentre in questi mesi ha sempre pigiato sul freno l’establishment militare del Pentagono. Incredibile ma vero!

Immediata e piccata la replica da Kiev, affidata alle parole del portavoce di Zelensky, ossia Serhii Nykyforov: “Le parole di Biden hanno certo bisogno di una spiegazione”, soprattutto all’indomani dell’ennesima, patetica richiesta di altre armi recapitata da Kiev alla Casa Bianca.

Gli americani sono stufi di finanziare un conflitto che rischia di piombare il mondo nel baratro di una folle guerra nucleare, procurando inoltre grossi danni alla stessa economia statunitense.

 

Per non parlare della esplosiva situazione socio-economia, oltre che politica, a livello europeo.

Quasi come un riflesso condizionato all’irrigidimento Usa nei confronti dell’Ucraina, i tre leader di Germania, Olaf Scholtz, Francia, Emmanuel Macron, e il nostro Mario Draghi hanno deciso in un baleno di organizzare un viaggio a Kiev, per incontrare Zelensky, prima del G7 previsto per fine giugno.

Ne dà notizia l’autorevole quotidiano tedesco ‘Bild’, citando sia fonti francesi che ucraine.

Cosa poteranno in regalo, i 3 re Magi UE, al presidente-guitto? Armi vere o armi giocattolo? Vorranno ancora ‘intestarsi’ loro una guerra per procura che perfino i mandanti a stelle e strisce stanno clamorosamente, e rapidamente, sconfessando e scaricando?

Hanno mai la lontana intenzione di continuare a fare (il rifornimento di armi a getto continuo) quello che perfino il ‘mandante’ amerikano si è stufato (o almeno così fa credere) di continuare a fare? Misteri.

Fatto sta che tutti i 3 Magi hanno le loro belle gatte da pelare. Macron è sulle spine, in queste ore, per i super incerti risultati del voto in Francia, che rischiano di consegnargli fra le mani un paese praticamente ingovernabile e spaccato in due se con in tre: con l’ottimo risultato della sinistra dell’inossidabile Melanchon e la   Le Pen sempre dietro l’angolo. Sarà un risultato che potrà, finalmente, avere effetti politici, e mettere in grosse difficoltà un presidentino azzoppato? Vedremo prestissimo.

Bruttissime gatte da pelare anche per il nostro Draghi, che vede la sua ‘maggioranza’ (sic) sciogliersi come neve al sole della prima estate e con una cittadinanza che (come dimostra anche il penoso quorum referendario) è sempre più stufa di un Palazzo del quale non vede l’ora di sloggiare gli inquilini, sempre più  illegittimi e abusivi, oltre che totalmente incapaci sotto il profilo politico. E l’autunno bollente, anzi rovente, è ormai alle porte…

Il più saggio dei tre, il povero Scholtz, non sa neanche lui più che pesci prendere nella sua Germania, con una crisi economico-energetica che bussa con fragore alle porte. Ed i sondaggi, per lui, sono in picchiata, nonostante il più che ragionevole argine fino ad oggi posto ad ulteriori invii di armi in Ucraina e alle sanzioni contro la Russia.

Un mondo occidentale che sempre più velocemente – in tempo   praticamente reale – sta perdendo la bussola e naufragando senza una meta?

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