CHAS FREEMAN / AGLI STATI UNITI LA GUERRA CONVIENE

Gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di porre fine alla guerra in Ucraina”.

A sostenerlo, con una serie di argomentazioni, non è un folle complottista oppure un filo-Putin, ma un più che autorevole ex  diplomatico a stelle e strisce, Chas Freeman, vicesegretario alla Difesa per la sicurezza internazionale ad inizio anni ’90, ambasciatore degli Usa in Arabia Saudita durante le famose operazioni ‘Desert Storm ’e ‘Desert Shield’. Un uomo che ha sempre servito il suo Paese con rigore e fedeltà, anche nei frangenti più tormentati e drammatici.

Oggi, però, va controcorrente. Almeno contro il mainstream che flagella l’Occidente. E, soprattutto, punta a capire le cause vere dell’attuale conflitto. Ecco alcune sue considerazioni.

La guerra in Ucraina non è solo una guerra tra russi e ucraini e tra Russia e Ucraina, è una guerra per procura tra Russia e Stati Uniti per determinare se l’Ucraina rimane parte della sfera d’influenza americana in cui è stata assorbita in modo informale nel 2014, oppure se farà parte di una sfera di influenza russa. Il suo carattere di guerra per procura, come il Vietnam o l’Afghanistan durante la Guerra Fredda, lo rende un gioco a somma zero tra Mosca e Washington”.

Nella misura in cui la guerra indebolisce la Russia, gli Stati Uniti sembrano non avere alcun interesse a porvi fine. Di conseguenza, Washington non ha fatto nulla per affrontare le preoccupazioni russe attraverso la diplomazia, per promuovere la cessazione delle ostilità o sostenere i negoziati tra i belligeranti, o per stabilire i termini per risollevare la Russia dalle sue crescenti sanzioni, che alcuni suggeriscono debbano rimanere in vigore per punire la Russia anche se si ritira dall’Ucraina”.

Ha invece trascorso gli ultimi otto anni ad addestrare ed equipaggiare le forze ucraine per combattere la Russia e i separatisti a Donetsk e Lugansk. Ha sostenuto con forza la resistenza ucraina all’aggressione russa, suggerendo al contempo che potrebbe opporsi ad un accordo ucraino con Mosca, che considera troppo favorevole alla Russia”.

Queste politiche non mirano a produrre una pace. Mirano a sostenere la guerra finchè ci sono ucraini disposti a morire in combattimento con i russi

Nel 2008 l’amministrazione di George W. Bush ha dichiarato la sua intenzione di portare l’Ucraina nella NATO. Questo è stato correttamente visto sia dai russi, sia dagli ucraini, come la dichiarazione di una sfera di influenza informale in Ucraina, in attesa della sua formalizzazione attraverso la sua incorporazione nella NATO. Nel 2014, quando il governo ucraino eletto sembrava sul punto di accettare una posizione filo-russa o neutrale tra la Russia e il resto d’Europa, gli Stati Uniti ne incoraggiarono il rovesciamento. L’obiettivo degli Stati Uniti non è semplicemente quello di negare che l’Ucraina rimanga in una sfera di influenza russa, ma la sua inclusione nella sfera di influenza degli Stati Unti rappresentata dalla NATO”.

Più chiari di così!

 

 

Nella foto Chas Freeman

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