La pietà, lo insegna l’etica alla natura degli uomini non avvelenati dai suoi settantesette vizi capitali, è virtù dei forti e non esclude neppure la tirannia dell’innominabile che dal bunker del Cremlino dove sfugge ai tentativi di catturarlo, processarlo e condannarlo per i crimini di cui è responsabile. Allora pietà e commiserazione se fossero vero i seri malanni di cui soffre, e il racconto che per tenere sotto controllo le sue patologie le terapie non gli risparmiano effetti collaterali e per esempio esplosioni di rabbia aggressiva. La pietas sfiora l’ipotesi estrema di una congiura simile al complotto di fedelissimi per eliminare Hitler: altrettanto pesantemente punitivo è curarlo e una volta guarito lasciare che la coscienza, se rinsavita, gli procuri rimorsi tanto lesivi da indurlo a inveire contro chi lo ha messo al mondo, a sentirsi addosso l’odio di chi ha subito la sua ‘follia’ sanguinaria e disprezzo, indignazione, auspici perché lo aspetti una vecchiaia tormentata, dietro le sbarre delle carceri dove ha fatto rinchiudere e torturare migliaia di dissidenti, come rivela il racconto delle sue ultime brutalità. In sua compagnia, ma purtroppo è un auspico utopico, dovrebbe finire lo stuolo di complici che hanno condiviso i massacri dele popolo ucraino. In attesa di un colpo di Stato, di un complotto progettato dall’interno del perverso circuito del neo ‘zar’ per confinarlo in un carcere di massima sicurezza, è giuridicamente possibile, con un’opportuna modifica dello statuto, espellere dalle Nazioni Unite la Russia e chi è complice dell’aggressione, delle migliaia di vittime civili, di missili e cannonate che hanno raso ospedali, scuole, edifici residenziali, monumenti, per riammetterla quando tornerà ad essere una nazione ‘normale’? È ipotizzabile una sorta di autarchia produttiva, energetica, alimentare di un sodalizio mondiale che realizzi l’indipendenza dai Paesi che provocano guerre espansioniste, di rapina? Sempre nel rispetto della pietas, è così perfida l’idea che Putin sorseggi e mandi giù per errore una vodka avvelenata per far fuori un dissidente e così meriti la nostra solidale ‘pieta’?
15 Marzo 2022 di: Luciano Scateni
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