Tagli paralleli

È cronaca che sfiora, anzi esonda in replica di una chiara provocazione. Pacifista a oltranza, non è mio costume sporgere querela contro eccessi di offese e ingiurie immotivate, ma per una volta sono costretto a derogare dalla linea della tolleranza. Un modesto critico d’arte che vende croste inguardabili via etere, dal mini studio di un tv locale mi accusa di truffa. Sarei colpevole di grave plagio in danno di Lucio Fontana, mitico autore di tagli ‘artistici’ in preziose, quotatissime tele. Non sono assistito legalmente, me la vedo io nella gestione della disputa. Posso dimostrare agevolmente l’infondatezza dell’accusa infamante che mi è stata mossa ed ecco la premessa: all’età di otto anni il mio papà, che avrebbe voluto assecondare la vocazione per la pittura, ma per ‘campare’ finì a lavorare in un ufficio comunale, decise di trasferire su di me il desiderio represso e la mattina dell’Epifania mi fece trovare accanto al presepe un mini cavalletto, una mini tavolozza, una mini serie di acquarelli dei colori primari e mini tele. [Io alla Befana avevo chiesto una bicicletta!] Fu tanta la rabbia che con un taglierino sfregiai le tele e l’effetto entusiasmò mio padre, ‘per l’inedita bellezza di quell’ “opera d’arte”’.

 

Dopo tanti lustri il ricordo di quell’episodio ha compensato il vuoto di creatività che mi aveva inutilmente sfiancato per ore. Sono nate così le mie ‘tele con tagli. Davanti a me, adesso, una tela 70 x 100, bianca come la neve e l’inaspettato impeto a operare. Ho risposto al critico che mi ha definito truffatore, mostrandoli il mio ‘capolavoro’. Fontana non hai mai tagliato tele bianche, io sì. I tagli di Fontana sono obliqui, i miei in orizzontale e su fondo bianco azzurrognolo. Sono milionarie le quotazioni dei quadri di Fontana, i miei li metto all’asta e dono il ricavato a opere di carità.  Le mie prossine ‘opere’? Tagli zigzagati su legno d’abete, che il famoso pittore lombardo non ha immaginato di produrre. Nelle  foto i miei tagli e i tagli di Fontana

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