OMS / PARTONO LE MANOVRE PER IL “TRATTATO PANDEMICO”  

Grandi manovre all’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Secondo ‘Le Figarò’ “tutto è pronto per il varo del ‘Trattato pandemico’”,

che l’OMS metterà in campo per fronteggiare “le prossime pandemie che sicuramente arriveranno”.

Da fonti americane, poi, arrivano news secondo cui la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità “ha rilasciato un documento guida per un certificato di vaccino digitale basato sul blockchain”.

Vediamo più in dettaglio.

Ecco cosa scrive il quotidiano francese: “A Ginevra i membri dell’OMS hanno concordato di avviare negoziati per creare uno strumento internazionale in grado di prevenire e combattere meglio la prossima pandemia che di certo arriverà. Il progetto di accordo deve essere ufficialmente convalidato durante la riunione eccezionale dell’Assemblea mondiale della sanità – il supremo organo decisionale dell’OMS che riunisce i suoi 194 membri – che inizia lunedì 29 novembre e dura tre giorni, in un momento in cui la nuova variante del coronavirus Omicron si sta diffondendo”.

Annuncia infatti la stessa OMS via twitter: “Gli eventi delle ultime settimane dimostrano più che mai la necessità di solidarietà e leadership globali. Non vediamo l’ora che i leader mondiali dimostrino il loro impegno condiviso. Lo slancio c’è, il mondo ha bisogno di essere meglio preparato!”.

Twetta anche l’ambasciatore britannico Simon Manley: “Abbiamo appena raggiunto un consenso su questo testo: un passo importante verso un nuovo accordo globale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie”.

Il progetto di accordo prevede la creazione di un ‘organo negoziale intergovernativo’aperto a tutti gli Stati membri dell’OMS e ai membri associati per “elaborare e negoziare una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale delle Nazioni Unite”.

Tale ‘organo negoziale’ dovrà riunirsi entro e non oltre il 1° marzo 2022 per “eleggere due copresidenti, nel rispetto di un equilibrio tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, e quattro vicepresidenti, ciascuno in rappresentanza delle sei regioni dell’OMS. Dovrà poi iniziare a sviluppare la bozza preliminare da sottoporre alla sua seconda riunione, che avrà luogo entro e non oltre il 1° luglio 2022. I risultati dei lavori dell’organismo intergovernativo, tuttavia, non dovrebbero essere resi noti fino alla 77° Assemblea mondiale della sanità nel 2024, dopo un rapporto sui progressi nel 2023”.

Alla faccia della ‘celerità’, delle ‘urgenze’ e, soprattutto, della ‘trasparenza’!

Da ricordare che gli Stati Uniti sono il primo ‘finanziatore’ dell’OMS. Al secondo posto, nella graduatoria, non c’è uno Stato, ma addirittura un privato, ossia il miliardario-filantropo Bill Gates. Al terzo posto il Regno Unito.

Passiamo alla seconda notizia che, guarda caso, vede sempre in pista l’onnipresente fondatore di Microsoft, il quale negli ultimi anni ha deciso di profondere tutti i suoi sforzi su due fronti bollenti, quello dei vaccini e quello dei cambiamenti climatici.

Il progetto del prossimo ‘certificato di vaccino digitale’ con tanto di blockchain, infatti, sarà finanziato dalla ‘Bill & Melinda Gates Foundation’ e dalla ‘Rockfeller Foundation’, le due corazzate nei mari della solidarietà arcimiliardaria.

Proprio il certificato di vaccino digitale sarà uno dei piatti forti nel menù elaborato dai big dell’OMS, all’interno del ‘Trattato pandemico’.

Nel firmamento stellare di Super Bill, ecco però una nube profilarsi all’orizzonte. L’Alta Corte dell’India, infatti, dovrà decidere in merito ad una maxi denuncia presentata contro Bill Gates e Adar Poonawalla, il Ceo del ‘Serum Institute of India’, il più grande istituto di produzione dei vaccini al mondo che ha lavorato e commercializzato il vaccino ‘Covishield’brevettato da ‘AstraZeneca’.

Tutto è cominciato con la morte di un medico indiano, Snehal Lunawat, di soli 33 anni, deceduto subito dopo la somministrazione di una fiala di Covishield. E soprattutto dopo che il comitato AEFI (‘Adverse Event Following Immunisation’) del governo indiano ha appena accertato che il decesso del dottor Lunavat è dovuto all’inoculazione del vaccino, come letale effetto collaterale.

In India si prevede che nei prossimi mesi si registrerà un’ondata di richieste di risarcimento danni per gli effetti del vaccino, nell’ordine di diverse centinaia di migliaia.

I media locali sottolineano che “in India la vaccinazione con l’inganno o con la coercizione oppure ponendo determinate condizioni ‘soffocanti’, è un’azione perseguibile sia a livello penale che civile”.

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