JOE BIDEN / LA CORTE D’APPELLO USA BOCCIA I SUOI OBBLIGHI VACCINALI     

Colpo da KO per l’amministrazione Biden sul fronte degli obblighi vaccinali, un sonoro ceffone.

La ‘Occupational Safety and Health Administration’ (OSHA) del Dipartimento del Lavoronegli Stati Uniti ha appena annunciato che rispetterà l’ordine del giudice federale di sospendere l’applicazione del mandato vaccinale emanato dal presidente Joe Biden ai primi di settembre per decine di milioni di americani.

 

IL DIKTAT FIRMATO BIDEN

Il 9 settembre scorso, infatti, il capo della Casa Bianca aveva dato precise disposizioni all’OSHA per redigere ferree regole finalizzate a “richiedere a tutti i datori di lavoro con 100 o più dipendenti di garantire che la loro forza lavoro sia completamente vaccinata oppure di chiedere ai lavoratori che rimangano non vaccinati di produrre un risultato negativo del test su base almeno settimanale prima di venire al lavoro”, ossia il nostro tampone (che da noi sta per essere ‘archiviato’, viste le intenzioni del governo Draghi di ridurne la validità a 24 ore).

Due mesi dopo, cioè solo pochi giorni fa, la ossequiente OSHA ha rilasciato i dettagli ufficiali del diktat, la cui entrata in vigore è stata prevista per il 4 gennaio 2022, e che coinvolge 84 milioni di lavoratori americani per un totale quasi 2 milioni di imprese (per la precisione sono ben 1 milione 900 mila), insomma una buona fetta del tessuto economico a stelle e strisce.

 

Ma ecco lo stop, arrivato come un fulmine a ciel sereno per Biden, il quale sperava di festeggiare in ben altro modo il primo anno di Casa Bianca dopo la super contestata elezione di novembre 2020.

Le proteste, man mano, sono montate negli Usa. Tanto che oltre la metà degli Stati, addirittura 26 su 50 (mamma Rai, però, in un reportage zeppo di fake news parla di appena 9 Stati!), hanno intentato azioni legali e cause contro l’amministrazione Biden, perché fieramente contrari ai provvedimenti apertamente bollati come del tutto illegali e  anticostituzionali, oltre che in grado di infliggere un colpo mortale all’economia statunitense.

E a questo punto, giorni fa, arriva una decisione della Corte d’Appello del Quinto Circuito che blocca, temporaneamente, il mandato firmato da Biden per “gravi questioni statutarie e costituzionali” e subito dopo rispedisce al mittente l’immediato appello presentato dai legali della Casa Bianca, che in sostanza chiedevano di “sospendere la sospensione”.

Kurt Engelhardt

I giudici hanno motivato la loro duplice decisione sostenendo testualmente che il mandato al centro delle infuocate polemiche “supera grossolanamente l’autorità statutaria dell’OSHA”.

Parole che lasciano poco spazio ai dubbi.

Ecco cosa scrive, nelle sue motivazioni, il giudice Kurt Engelhardt nel già storico provvedimento: il mandato “minaccia di appesantire sostanzialmente gli interessi di libertà dei singoli destinatari riluttanti al vaccino”, così come le aziende costrette ad imporlo. Engelhardt ordina, in questo modo, all’OSHA di “non intraprendere alcuna azione per implementare o applicare lo standard temporaneo di emergenza (ETS) fino a nuovo ordine del tribunale”.

A questo punto l’OSHA, tramite il suo sito, fa sapere che si conformerà alla richiesta della Corte d’Appello: “L’OSHA ha sospeso le attività relative all’attuazione e all’applicazione dell’ETS in attesa di futuri sviluppi della controversia”.

Intanto, nella popolazione crescono disagio e malcontento per un vaccino che si presenta sempre meno efficace e, soprattutto, sicuro.

 

DA ABC NEWS A RAI TRE

Per fare un solo, ma clamoroso esempio, ABC News – uno dei notiziari più seguiti – il 6 ottobre ha riportato che più americani sono morti di covid 19 in questi mesi del 2021 (353.000 per la precisione) che in tutto il 2020 (352.000), secondo i dati forniti non da una fonte no vax, ma dalla prestigiosa e autorevole ‘John Hopkins University’.

Mentre invece – continua il reportage di ABC News – oltre 100 accreditati studi scientifici hanno trovato, contrariamente all’insistenza del governo federale e del mainstream, che l’immunità covid da infezione precedente “è uguale o più robusta e superiore al vaccino esistente”.

Tradotto in soldoni: mentre i non vaccinati stanno man mano sviluppando, in modo autonomo, una sorta di ‘immunità di gregge’, i vaccinati con due dosi vedono sempre più affievolirsi l’efficacia dei vaccini introdotti nelle loro vene, tanto da necessitare di una terza dose, e poi – è ormai da prevedersi – di continui richiami: semestrali inizialmente, poi addirittura quadrimestrali?

Insomma, una vita a ‘richiamo continuo’, una sorta di ‘neo-dipendenza da vaccino’.

Last but not least, le ultime cifre fornite dal ‘Vaccine Adverse Event Reporting System’(VAERS), il sistema ufficiale di monitoraggio, negli States, delle reazioni avverse: il dato più recente, che risale a pochi giorni fa, il 29 ottobre, è di ben 850.000 ‘lesioni’ (cioè danni, effetti collaterali di vario tipo) provocate dai vaccini.

Roberto Burioni

Ricordate cosa disse una ventina di giorni fa il Guru de noantri, Roberto Burioni, nel salottino domenicale di Fabio Fazio? Al bando le cifre dei cialtroni: in tutto il mondo, fino ad oggi, c’è stato un solo morto per il vaccino. 1 di numero. Ed ebbe pure il coraggio di fornire un’indicazione geografica, il Vate di tutti i Vaccini: ossia dove si era verificato l’unico e solo evento luttuoso a livello internazionale, la Nuova Zelanda.

Non eravamo, come non pochi hanno subito pensato, su ‘Scherzi a parte’.  Ma sulla Terza rete, un tempo il vero vanto di viale Mazzini, l’Ammiraglia, oggi ridotta in queste miserevoli condizioni.

E il canone di questa RAI – sempre più volgarmente occupata dalle bande di partiti ormai in stato ectoplasmatico – lo pagano i cittadini!

A proposito: quando si sveglia (visto che da noi il sindacato ormai dorme) un tribunale italiano per bocciare – come è appena successo negli Usa – il Green Pass griffato Draghi?  

 

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