FISCO & CATASTO / SIAMO IN PIENA “SCENEGGIATA”

Bagarre post voto su fisco & catasto.

Una autentica sceneggiata da far ridere i polli, ma piangere i cittadini che ancora sperano in un minimo brandello di politica degna di questo nome.

La solita Lega ormai nel pallone diserta il tavolo governativo e riceve un bel ceffone da Draghi.

Di cosa protestano, salviniani e meloniani?

Perché sbraitano tanto?

Fanno le bizze, soprattutto, perché non vogliono la revisione degli estimi catastali. La vedono come la più tremenda tassa inferta agli italiani, una autentica ghigliottina ammazzatutti, l’infezione più tremenda capace di sterminare le nostre famiglie.

La disoccupazione? Ma chissenefrega: adesso c’è lo tsunami degli estimi.

La sanità? Può aspettare, stiamo ormai tutti bene.

Ma non lo sanno, le truppe salvinian-meloniane, che gli estimi catastali

sono fermi da una vita, vecchi e stravecchi, lontanissimi da ogni valore di mercato anni luce?

Non lo sanno che una revisione doveva essere fatta non anni, ma decenni fa?

Che è profondamente giusto che chi possiede un valore paghi il dovuto (aggiornato) se compra o vende?

Lo sanno, lorsignori, che le tasse si pagano? Che chi più ha più deve pagare anche se siamo un paese di evasori?

Che il gigantesco problema che ci ammazza tutti da sempre è l’evasione fiscale, per molti totale, eterna, un ‘must’?

Che qui sta il vero, autentico nostro cancro quotidiano?

Che mancano all’appello quelle montagne di evasione fiscale con cui invece si potrebbe finanziare un vero sviluppo, altro che i debiti del Recovery Fund?

Ma torniamo al catasto e vediamo adesso il trabocchetto inventato da Mago Draghi.

Quella maledetta revisione, quella iattura che i prodi Meloni e Salvini intendono combattere, è in realtà uno scherzetto, un giochetto, una vera e propria ‘parodia’. Tant’è vero che – è lo stesso Governo a spiegarlo –  non entreranno in vigore, quelle normative in tema di estimi, prima di cinque anni 5, vale a dire nel 2026.

E allora, di cosa stiamo parlando?

Di cosa sbraitano leghisti e fratelli neri d’Italia?

Di che si vanta un esecutivo che più ridicolo non si può?

Aveva proprio ragione il mitico Bartali: l’è tutto da rifare.

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