DAVID ROSSI / VERRA’ DI NUOVO SIMULATA LA CADUTA DEL CORPO

David Rossi, il mistero continua.

Nonostante i continui flop della magistratura senese e genovese, che hanno in pratica gettato la spugna sul ‘suicidio’ del responsabile delle comunicazioni del Monte dei Paschi di Siena, avvenuto oltre 8 anni fa, il 6 marzo 2013, la Commissione parlamentare d’inchiesta cerca ancora di far luce su alcuni dei lati più oscuri.

Tra pochi giorni, infatti, verrà effettuata una perizia tecnica, circa la dinamica della caduta del corpo dal quarto piano di Palazzo Salimbeni. Tutti i magistrati che hanno fino ad oggi indagato senza successo, hanno sostenuto che il tipo di caduta è perfettamente compatibile con la pista del suicidio, data per certa. Le perizie di parte, invece, sono di parere diametralmente opposto.

Per questo motivo tra pochi giorni verrà simulata – attraverso l’uso di un manichino dello stesso peso, della stessa altezza e della stessa corporatura – la caduta, secondo quanto deciso dai componenti della Commissione parlamentare.

Così afferma il presidente della Commissione, Pierantonio Zanettin.

“La dinamica della caduta era stata già valutata cinque anni fa, nel 2016, nel corso della seconda indagine sul caso, quando venne fatto calare un vigile del fuoco. L’ipotesi che Rossi si lasci cadere di spalle restando appeso alla sbarra ci lascia perplessi e giustifica il ripetersi di tale accertamento tecnico”.

David Rossi

Lascia davvero sbigottiti, infatti, che un aspirante suicida non si butti dalla finestra in avanti, ma di spalle, quasi come un tuffatore dal trampolino per un carpiato con avvitamento.

Tende a puntualizzare Zanettin: “Non si tratta di alcun attacco alla magistratura, che fa il suo mestiere e noi ne svolgiamo un altro. Dico solo che le ricostruzioni fatte fino ad oggi lasciano molti dubbi. Non ci sostituiamo agli inquirenti, conosco il perimetro del lavoro della procura e quello della politica.

Parla di “lacune gravi nella prima inchiesta”, Zanettin. Che fa un altro esempio: “Mi ha molto colpito la distruzione dei fazzolettini (a quanto pare insanguinati, ndr) per di più in tempi così rapidi. La seconda indagine ha scontato la distanza di anni. Un vero e proprio cold case, il nostro”.

Ma c’è un’altra perizia da svolgere. Si tratta di una verifica tecnica sui tabulati telefonici, perché – spiega Zanettin – “c’è una discrasia sugli orari delle riprese delle telecamere di videosorveglianza e sulle ultime telefonate di Rossi”.

Altri forti dubbi sulle indagini vengono sollevati dal vice presidente della Commissione, Luca Migliorino: “Durante il sopralluogo nell’area di via Salimbeni, ho visto sei porte di ingresso e di uscita (dal palazzo del Monte Paschi, ndr), non tre. Inoltre il vicolo è molto stretto, mentre nel video appare più grande”.

Parla poi, Migliorino, di “una sorpresa che ci ha lasciato senza parole” nel corso del sopralluogo. “Siamo arrivati al grottesco”, aggiunge in modo sibillino. A cosa mai si riferisce il vice presidente?

In questi ultimi giorni la Commissione ha già ascoltato alcuni testi. A cominciare da Lorenza Bondi, dello staff comunicazione di Mps. Ecco le alcune sue parole: “Sono passata davanti alla porta (di Rossi, ndr), trovandola un po’ aperta, la luce era accesa, e io stavo uscendo dal lavoro. La condizione psicologica di David in quei giorni? La sensazione che provava in quel momento la città era quella della caduta degli dei e della fine di un impero. Qualcuno ha fatto un parallelismo con tangentopoli”.

Molto lunga l’audizione di un collega e amico di David, Giancarlo Filippone, il quale, però, non fa trapela nulla circa quanto raccontato ai commissari.

E’ stato poi ascoltato Raffaele Ascheri, giornalista e autore di un libro sul caso.

Osserva un altro componente della Commissione, Susanna Cenni: “C’è la volontà di fare il miglior lavoro possibile, senza nessuna ipotesi già preconfezionata”.

Sottolinea Zanettin: “Non so ancora a quali conclusioni arriveremo, ma destano perplessità le modalità utilizzate per togliersi la vita. Noi vogliamo solo la verità”.

La Commissione, comunque, effettuerà nelle prossime settimane un nuovo sopralluogo. Visto che i punti da chiarire sono tanti. E nessuno è stato chiarito, fino ad oggi, dagli inquirenti.

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