E… c’è chi nega la satira di Paese in pieno caos

Come i volontari che si arruolano e indossata la divisa militare rischiano la vita in guerra, alternativa alla disoccupazione, la maggior parte dei No Vax va in piazza a far casino indotta dal cinismo di velenosi pezzi della politica, responsabili di ricoveri in terapia intensiva e decessi da coronavirus per ignobile interesse di partiti d’opposizione o con un piede nel governo e l’altro no, massima ambiguità da ‘Paese delle Banane’. Ma cosa ne ricava la subcultura dei sabotatori della campagna di vaccinazioni, ritenuta dall’universo dei virologi l’unico antidoto alla pandemia? Difficile capire i perché e i come, cosa induce i negazionisti a violenze di piazza. Molto probabilmente scatta nella loro testa calda la molla del ribellismo innato di una quota di italiani pregiudizialmente antagonisti del potere istituzionale, o, che per colpa di patologiche deviazioni della razionalità, contestano anche inequivocabili rvidenze scientifiche. C’è altro da analizzare nel loro asservimento alle macchinazioni della destra che li aizza: il caso raccontato dalla cronaca, di molti ‘No Vax’ a prescindere da vaccino sì, vaccino no, pericolosi energumeni che hanno sfogato i loro peggiori istinti contro tutto e tutti. Ecco chi ha aggredito i 5stelle impegnati a promuovere la cultura della vaccinazione e devastato il loro gazebo: una milanese con precedenti per maltrattamenti in famiglia, un uomo di Lecco, con precedenti per guida in stato di ebbrezza, senza patente, rissa, furto violazione del foglio di via, un uomo di 52 anni, con precedenti di furto e violazione delle norme anti Covid e un quarto soggetto di 62 anni. E’ verosimile che la violenza di questi soggetti sia un’iniziativa di balordi senza alcuna spinta altrui all’istigazione? Ahinoi, anche in altri Paesi il negazionismo è alimentato dalla politica disfattista di sovranisti. Qualche esempio eclatante conferma che a monte si nascondono obiettivi totalmente estranei alla contestazione scientifica.  Marcus Birks, capo della band inglese “The Chameleonze”, probabilmente per promuovere la sua musica si è detto contrario alla vaccinazione. Birks è morto di Covid, dopo un mese di atroci sofferenze. Colpito gravemente dal virus, in fatale ritardo ha dichiarato: “Se non ti sei ammalato, non pensi che ti ammalerai, quindi ascolti le teorie no-vax. Quando senti di non avere abbastanza fiato per respirare, quella è la sensazione più spaventosa del mondo.” In fin di vita, come è accaduto per altri pazienti gravi negazionisti, Anche il cantante inglese ha fatto un appello per la vaccinazione.

I napoletani esenti da affinità elettive con questo o quel partito, ad ogni tornata delle elezioni amministrative s’interrogano con puntuale smarrimento se a scandagliare la classe dirigente della città salti fuori il nome di un personaggio che per competenza, autorevolezza, capacità progettuale, onestà, eccetera, eccetera sia degno di indossare la fascia tricolore. All’indagine fa seguito lo storico scoramento per il greve silenzio che fa seguito alla legittima domanda “Chi sindaco di Napoli nella prossima legislatura”.

Lo stop alla presentazione di liste coincide con un esempio clamoroso del vuoto spinto di nomi condivisibili e racconta l’indecente ressa di quanti si propongono per il governo della città. Sono 36 le liste in competizione, sette gli aspiranti a presiedere Palazzo San Giacomo, anche tale Moscarella, e pensate! biologo negazionista che si dichiara No Vax e No Green Pass. In 1.400 aspirano a stipendio e privilegi di consigliere comunale e non tutti hanno un percorso netto nella legalità. Povera Napoli.

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