Il letale paradosso dell’esistente inesistente

Scherzare con il fuoco è un indiretto sinonimo di bruciarsi per imprudenza. Il monito è clamorosamente ignorato dal popolo eterogeno dei negazionisti, responsabili dei numeri molto poco rassicuranti di contagiati, ricoverati, infetti in terapia intensiva e morti, comunicati dai bollettini quotidiani della pandemia. A mente sgombra da patologiche destrutturazioni o semplicemente da ignoranza, influenzata da argomenti inconsistenti e assolutamente estranei alle ragioni della scienza, sembra impossibile confrontarsi con le volatili, assurde motivazioni dei ‘No Vax’.  Il rifiuto al dialogo con i forsennati contestatori della campagna vaccinale è conseguente alla consapevolezza che mascherino il boicottaggio organizzato dalla destra per dare sostanza, con strategie improprie di disturbo all’anomala maggioranza di governo, costantemente in balia della Lega double face, che vi partecipa e contemporaneamente la contesta. Più diretto e perfino comprensibile è il fuoco nemico della destra estrema, il suo cinico ‘No Vax’ a caccia di endorsement pescati nel caos del qualunquismo. Su tutto incombe il disfattismo, la mala fede di alcuni, per fortuna pochi addetti ai lavori, che dai meandri di un’incomprensibile enclave a-scientifico attribuiscono ai vaccini gravi effetti collaterali, la totale mancanza di efficacia, la coercizione e il mancato rispetto della libertà individuale. C’è infine da fare i conti con la fantasiosa teoria del complotto, che ipotizza un accordo, un complotto per ottenere la schedatura della popolazione mondiale. Come condividere il dotto invito di specialisti delle relazioni umane a dialogare con il negazionismo, se all’inoppugnabile statistica sulle morti di non vaccinati si oppone l’insostenibile idea di dati falsati dai mostri delle multinazionali farmaceutiche e non si dà credito agli operatori sul campo, al sistema sanitario mondiale che ogni giorno monitora in via diretta i dati delle vittime del Covid?  Come confrontarsi con il disfattismo che non demorde neppure se messo di fronte a dichiarazioni di pazienti intubati, che confessano di aver rifiutato di vaccinarsi, neppure se informato di milioni di morti da coronavirus, neppure se a raccomandare la vaccinazione di massa è il pool internazionale di scienziati? In due parole: sarebbe utile e decisivo dialogare con i nemici di Pfizer, AstraZeneca, Moderna, eccetera, in un contesto scevro da pregiudizi, falsità, irragionevolezza, ma come ottenere il confronto se il negazionismo lo rifiuta? Detto con buona pace degli specialisti (psicologi relazionalisti) peggior malato è chi non vuole essere curato, chi pensa che la penicillina sia un metodo sbrigativo dei medici di famiglia per non approfondire anamnesi, stato della malattia e appropriata terapia, per cavarsela con la prescrizione del più noto antibiotico. Assurdo nell’assurdo è la incosciente, folle alleanza del negazionismo disfattista sobillato dalla destra ed esigui gruppuscoli della sinistra anarcoide che lo condividono e sbandierano lo spauracchio della dittatura del ‘Potere’, con la ‘P’ maiuscola, oppressore delle libertà individuali

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