FDA / LE IMPROVVISE DIMISSIONI DI DUE VERTICI STORICI

Terremoto alla ‘Federal and Drug Administration’ dopo l’improvvisa, imprevedibile e immotivata autorizzazione definitiva al vaccino Pfizer.

Si sono infatti dimessi due pezzi da novanta dell’Agenzia, i due membri senior, vale a dire con la più lunga esperienza maturata su un campo estremamente delicato: si tratta di Marion Gruber, da 32 anni in FDA, direttore dello strategico ‘Office of Vaccines Research & Review’ (OVRR) e del suo vicedirettore, Phil Kraus.

Un durissimo colpo per la credibilità dell’Agenzia, già messa a dura prova negli ultimi tempi, tanto da far sbottare Robert Kennedy junior, presidente di ‘Children’s Health Defence’: “Con il 50 per cento del suo budget complessivo e il 75 per cento del budget per i test sui farmaci provenienti dall’industria, la FDA ha conquistato la sua notorietà come le più corrotta e flessibile di tutte le agenzie federali”.

E aggiunge: “Ora, la Casa Bianca ha strappato il suo ultimo brandello di integrità, ordinando agli alti regolatori di mettere la politica prima della scienza”.

Ed infatti la clamorosa decisione presa in fretta e furia da Gruber e da Kraus è dettata da motivi prettamente politici: ossia per le fortissime pressioni esercitate dalla Casa Bianca prima per avviare a tambur battente la campagna della terza dose dei vaccini, così come ‘ordinato’ da Pfizer; e poi per dare il disco verde definitivo allo stesso vaccino della star americana dei vaccini, bypassando ogni legge e regolamento, e soprattutto calpestando ogni tabella di marcia prevista, in base alla quale i test per completare l’iter della sperimentazione dovevano terminare a fine 2023!

Ecco cosa sottolinea ‘The Defender’, il sito d’informazione sui vaccini animato da Robert Kennedy: “Gruber e Kraus erano arrabbiati per il recente annuncio dell’amministrazione Biden che gli adulti riceveranno un richiamo Covid otto mesi dopo aver ricevuto la seconda iniezione, come rivelano al ‘New York Times’ in ambienti della FDA”.

Inoltre “nessuno dei due credeva che ci fossero ancora abbastanza dati per giustificare l’offerta dei richiami, ed entrambi hanno visto l’annuncio, amplificato dal presidente Biden, come una pressione esercitata sulla FDA per autorizzarli rapidamente”.

Continua la ricostruzione effettuata da ‘The Defender’: “Un ex leader senior della FDA ha detto a ‘Enpoints News’ che i Centers for Desease Control and Prevention (CD) e il suo pannello consultivo – il Comitato consultivo sulle immunizzazioni e le pratiche (ACIP) – sono coinvolti in decisioni che si ritenevano di competenza della FDA”.

E ancora: “La fonte ha detto di aver sentito che Gruber e Krause erano arrabbiati con Peter Marks, direttore del ‘Center for Biologics Evaluation and Research’ (CBER) della FDA, per non aver insistito che queste decisioni fossero mantenute all’interno della FDA, e con la Casa Bianca per aver anticipato la FDA sui richiami”.

Insomma, una guerra in piena regola tra la FDA e la Casa Bianca, tra la FDA e i potenti CDCe anche all’interno della stessa FDA, ormai spaccata in fazioni le une contro le altre armate, come testimoniato dal comportamento di Marks, che si appresta a subentrare come direttore ad interim dell’Ufficio Vaccini. Per ora resta in sella – ma sempre ad interim – come commissario FDA Janet Woodcock, nominata da Biden subito dopo la sua ascesa presidenziale.

Come si vede, è ormai da tempo che la FDA si dimostra sempre più traballante, visto che da parecchi anni alla sua guida si alternano solo ‘commissari’: Donald Trump vi piazzò il potentissimo Scott Gottlieb, poi passato ai vertici di Pfizer, nell’incredibile story di super dorate porte girevoli che la Voce ha descritto giorni fa in una cover story; da pochi mesi Biden ha scelto lady Woodcock, la quale – in queste ultime vicende – è risultata del tutto assente, quindi perfettamente genuflessa di fronte ai diktat della Casa Bianca. E di Pfizer.

Quale credibilità ha ormai più l’un tempo integerrima e irreprensibile FDA?

Quale controllo potrà mai esercitare sul mondo sanitario, visto che è diventata totalmente prona al potere politico e alle star di Big Pharma come il caso dell’autorizzazione lampo dimostra in modo plastico?

 

 

Nella foto Marion Gruber