Io tollero, tu includi, essi non conoscono il pregiudizio, ma…

Da un articolo di cronaca di qualche anno addietro…

[Ti dici tollerante, inclusiva, priva di pregiudizi, aperta a tutte le varianti che la natura propone all’umanità. Piaci per questo. Scusa se, conoscendoti dal tempo delle scuole elementari, dubito delle doti elencate. Potrei sbagliare e nel rispetto della lealtà provo a estrinsecare un’idea compiuta, per cui ricorro a un infallibile test. Gloria ha una figlia in età da marito, bella, intelligente, colta. una sera, bussano alla porta di casa. “Vado io, dice la padrona di casa e si trova di fronte un ‘pezzo di ragazzo’ ben vestito, largo sorriso, a un “buona sera” senza alcuna inflessione della voce calda. E però. Nera è la pelle, molto pronunciate le labbra aperte su denti bianchissimi, capelli crespi e ricci. “Sono Mbaje, amico di Gaia. Mi ha invitato a bere un caffè”. Lo choc immediatamente successivo di scoprire che ‘amico’ è sinonimo di compagno, di fidanzato, diventa incubo quando la figlia, come disinvoltura giovanile, annuncia che sposerà Mbaje il primo sabato del mese successivo. “Tu sposi chi dico io” è la furiosa reazione del padre: “Ti mando in convento se non ti togli dalla testa questa folle idea, Non basta la vergogna di tuo fratello, che abbiamo cacciato di casa quando ha confessato di essere una checca?”]

Il ricordo di questo caso di omofobia mascherata dall’ipocrisia, autentico dalla ‘a’ alle ‘zeta’, è in linea diretta con la scansione dell’l’indecente iniziativa, intrapresa dall’università cinese di Shanghai, che avrebbe chiesto a tutti i suoi dipartimenti di segnalare con tanto di lista (di prescrizione?) gli studenti gay e in aggiunta di descrivere il loro ‘stato mentale’, l’orientamento politico, i contatti sociali e altri non meglio precisati requisiti di rilievo. Difficile sospettare che l’incredibile iniziativa non sia solo un aspetto dell’intolleranza nei confronti del femminismo e delle minoranze sessuali? Comunque, di recente, per volontà dell’autorità cinese, è stato abolito lo Shanghai Pride, manifestazione dell’orgoglio gay.   Scandalizzarci è un diritto-dovere, ma senza dimenticare, che se un altro caso limite, la repressione dell’omosessualità e dei diritti delle donne è in caposaldo dell’ideologia talebana, neanche dalle nostre parti ne siamo completamente esenti: la cronaca italiana racconta di gay aggrediti dalla violenza fascista, gli insulti di leghisti ai ‘sessualmente diversi’.

A proposito di tolleranza e subcultura: non nuova a sparar balle, priva di ogni nozione scientifica, l’ex subrettina Parisi, che ha trovato l’America in Italia come showgirl, osa affermare che i vaccinati antiCovid: “In pratica sono super diffusori pre sintomatici del coronavirus” Il virologo Burioni: “È bello scoprire di avere colleghe che sanno cantare e ballare molto bene”. Che dire, superata l’età dello sgambettare ben retribuito, Heather Parisi spera di recuperare visibilità sparlando a ruota libera.

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