MOZAMBICO / UNA TASK FORCE UE CONTRO I JIHADISTI

L’Unione europea è pronta ad intervenire in Mozambico con una task force militare a sostegno delle autorità di governo e delle forze armate locali contro le organizzazioni ‘terroristiche’ che imperversano in numerosi distretti del nord del Paese.

Lo rende noto l’Alto commissario UE per gli affari esteri e la sicurezza Josep Borrell a margine del vertice dei ministri della Difesa della UE tenutosi il 6 maggio a Bruxelles, alla presenza del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.

“Il governo del Mozambico sta chiedendo il nostro aiuto e noi invieremo una missione addestrativa in modo da contenere l’odierna situazione militare”, dichiara Borrell all’agenzia Reuters. E continua: “Il Mozambico ha inviato una missiva alla UE in cui si chiedeva di aiutare le forze armate nazionali nella lotta all’insorgenza. Ogni eventuale missione in questo Paese dovrà comunque essere simile a quanto l’Unione europea sta facendo nella regione del Sahel, dove i nostri esperti assicurano la formazione e la consulenza alle forze di sicurezza locali. L’UE addestra inoltre le forze armate del Mali e combatte contro il crimine organizzato in Niger”.

Secondo la Reuters, il vertice dei ministri della Difesa di Bruxelles non avrebbe però definito le modalità d’intervento in Mozambico e quali componenti militari saranno impegnate, anche se però “dal 2007 l’UE ha a sua disposizione un gruppo tattico di pronto intervento di 1.500 uomini che può essere dispiegato in 120 giorni, sino ad oggi mai utilizzato”.

E proprio a Bruxelles i ministri della Difesa UE hanno valutato l’ipotesi di ampliare la task force europea a 5.000 militari per intervenire in ogni scacchiere internazionale: ma il processo di potenziamento richiederà ancora del tempo.

Che ruolo potrà giocare l’Italia in questo contesto? Lo delinea il blogger antimilitarista Antonio Mazzeo: “E’ probabilissimo che l’Italia avrà un ruolo chiave in un’eventuale avventura UE in terra mozambicana. Nei giorni scorsi nelle aree addestrative friulane di Cellina-Meduna si è tenuta una vasta esercitazione militare che ha visto impegnato il personale della 132esima Brigata Corazzata ‘Ariete’ e di altri reparti d’elite delle forze armate italiane che -come spiega lo Stato Maggiore dell’Esercito – costituiscono “il core del Multinational Infantry Regiment, ovvero l’unità di manovra dell’European Battle Group Force Package, forza ad elevata prontezza operativa a disposizione della Comunità Europea per il secondo semestre 2021”.

Ma anche gli Stati Uniti giocano un ruolo fondamentale in quell’area. A marzo, infatti, il Mozambico ha chiesto al Pentagono di aumentare il sostegno al proprio esercito con nuovi sistemi d’arma e interventi in ambito logistico e addestrativo “per prevenire la diffusione del terrorismo e dell’estremismo violento”. Già a partire dal 15 marzo una dozzina di marines agli ordini del colonnello Richard Schmidt, del Comando per le operazioni speciali in Africa (SOCAFRICA), hanno dato il via al programma di Formazione Congiunta di Interscambio Combinato (JCET-Joint Combined Exchange Training) delle unità di pronto intervento dell’esercito mozambicano, donando contestualmente equipaggiamenti medici e attrezzature per le comunicazioni.

Nelle stesse settimane, inoltre, veniva resa nota l’intenzione del governo sudafricano di schierare un contingente militare a fianco delle unità mozambicane nella regione di Cabo Delgado contro il gruppo jihadista ‘Ansar al Sunna al Shabaab’.

Ora sembra scoccata l’ora per l’arrivo in Mozambico dell’European Union Battle Group con l’undicesimo reggimento bersaglieri della brigata ‘Ariete’ dell’esercito italiano.

Arrivano i nostri…

 

Lascia un commento