ABISSO ITALIA / L’ITALIA DEI FEDEZ. E DI LUANA

Prosegue senza tregua il diluvio di cazzate astrali sulla vicenda del secolo: le parole del nuovo Profeta Fedez che hanno sconvolto la melma politica.

Ecco – va riconosciuto – un merito lo hanno pur avuto: sono state il classico sasso nello stagno, nella palude, in quella melma, appunto, che è ormai diventata la politica di casa nostra da anni a questa parte.

Il vuoto politico più assoluto, il silenzio più assordante, arrivati a un tale (non) livello, può essere agevolmente riempito anche da uno starnuto, perfino da una scorreggia. Meglio ancora da un pernacchio, in perfetto stile Totò.

Sorge spontanea una domanda.

Possibile che di un guitto tatuato si discetti per giorni e giorni, mentre della tragedia di Luana tagliata a pezzi nella fabbrica dove lavorava a 22 anni per mantenere il suo bambino non se ne parlerà per più di 24 ore 24?

E’ questa la tragedia tutta italiana. Non riuscire più a osservare il nostro disfacimento quotidiano, l’abisso nel quale stiamo precipitando, e invece gingillarsi tra followers e influencer, quel bestiario magistralmente rappresentato da Pansa che oggi tutto impregna con la sua becera ignoranza, dove impera il Verbo dell’Artista, del Vate capace di farci volare verso le Utopie mai raggiunte, del Salvatore Fedez.

Per settimane ci interrogheremo tutti se è sbarcato a miracol mostrare il nuovo Grillo, se quel Vaffa di dieci e passa anni fa riecheggia nelle parole profetiche pronunciate dal Nuovo Compagno Fedez il primo maggio, segno del destino.

E tutti i burosauri della sinistra (sic, sic, sic) escono dai salotti per tuonare contro la Rai, quella Rai che per decenni hanno riempito con i loro lacchè, i servitori di turno, i leccapiedi più abili.

Ed ecco il miracolo annunciato. Un repulisti in perfetto stile Draghi, largo ai giornalisti tutto d’un pezzo (di cosa, non si sa), in perfetto stile Genny Sangiuliano e Mario Orfeo, i più apprezzati, oggi, in modo bipartizan.

E’ il Nuovo che (o Che?) Avanza: sono proprio i portaborse di trent’anni fa che ci spalancheranno le Porte del Futuro. Sì, loro: il Sangiuliano che letteralmente portava la borsa, anzi le borse dei De Lorenzo padre e figlio, l’Orfeo un tempo pupillo di ‘O Ministro Paolo Cirino Pomicino.

Evviva.

Per il PD un’occasione storica da non farsi sfuggire: Fedez segretario subito, al posto di quel Letta che pare riesumato dagli scantinati del museo egizio (o del Louvre, visti i trascorsi parigini).

E lady Ferragni a capo dei 5 Stelle, al posto di un Grillo suonato e di un Conte riciclato.

Ottimo ticket che solo di followers fa stravincere al prossimo voto.

Vip vip, urrà.

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