JOE BIDEN/ ARMI AGLI EMIRI, TRUPPE IN GERMANIA

Disco verde, negli Stati Uniti, per una gigantesca vendita di armi agli Emirati Arabi Uniti, non proprio il massimo come livello di democrazia e sulla coscienza lo sterminio della popolazione yemenita, con l’avallo degli amici amerikani. L’importo stabilito per la vendita, infatti, supera i 23 miliardi, per la precisione 23,37 miliardi di dollari.

Il presidente, Joe Biden, ha appena riferito al Congresso Usa che è arrivato il momento di dar corso alla commessa, la quale aveva subito un momentaneo stop in attesa di una ‘revisione’.

Joe Biden. In alto militari americani nel quartier generale dello US Army Europe

Il portavoce della Casa Bianca ha chiarito in una nota che l’amministrazione Biden “sta continuando l’esame dei dettagli e le consultazioni con funzionari emiratini” a proposito degli armamenti ceduti, che comprendono fino ad un totale di 18 droni MQ-9B e F-35 di ultima generazione. Il contratto era stato accolto con alcune critiche dal Congresso a stelle e strisce, sia per il coinvolgimento degli Emirati nella guerra in Yemen, che ha causato la più grave crisi umanitaria in corso nel mondo, sia per il timore che Israele possa perdere la supremazia tecnologico-militare nell’area. Il governo Netanyahu, dal canto suo, ha però fatto sapere che non ha nulla da obiettare su quelle forniture, che non inizieranno prima del 2025.

Lo spirito belligerante del nuovo esecutivo Biden – assai più marcato rispetto a quello fatto registrare con la precedente amministrazione Trump – trova conferma in un’altra circostanza.

L’esecutivo, infatti, ha appena deciso di aumentare (e non diminuire, come era invece previsto) il suo contingente militare sul territorio tedesco, ben 500 unità in più.

E’ uno dei risultati della recente visita a Berlino del capo del Pentagono, Lloyd Austin, che ha confermato una maggior presenza militare durante l’incontro con la ministra tedesca Annegret Kramp-Karrenbauer, un nome che solo a pronunciarlo fa venire i brividi.

Le nuove 500 unità arriveranno in autunno e si stabiliranno a Wiesbaden, in Assia, dove si trova il quartier generale dello US Army Europe. “Queste forze – spiega il segretario Usa alla Difesa – rafforzeranno la difesa e rappresenteranno un deterrente in Europa. Inoltre aumenteranno le nostre capacità di prevenire i conflitti e, se necessario, di combatterli e vincerli”. E, gonfiando il petto, aggiunge: “Tale mossa creerà più capacità spaziali, cibernetiche e di guerra elettronica e migliorerà la nostra abilità di disporre di forze nel momento in cui sarà necessario difendere i nostri alleati”.

Primo destinatario del minaccioso messaggio, of course, la Russia di Vladimir Putin, “un vero criminale”, come lo ha definito, con gran fair play degno di un sommo statista, Joe Biden.

Poi il pazzo era Trump…

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