AL QAEDA / GLI INTERESSI ‘COMUNI’ CON GLI STATI UNITI

Il leader del Terrore Abu Mohammad al-Golani in un’intervista rilasciata a ‘Frontline’ parla di “interessi comuni con gli Stati Uniti”.

Ecco cosa precisa il sito: “Nella sua prima intervista con un giornalista americano, il corrispondente di Frontline Martin Smith, al Golani sostiene che il suo ruolo nella lotta contro Assad e l’Isis, e nel gestire un’area abitata da milioni di siriani sfollati che potrebbero potenzialmente diventare rifugiati, rifletteva gli interessi comuni con gli Stati Uniti e l’Occidente”.

A parlare, dunque, è il leader di al Nusra (leggi al Qaeda), che controlla la regione siriana di Idlib, sottratta al controllo del governo di Damasco.

Ecco un identikit di al-Golani. Nato in Siria, si trasferisce in Iraq, dove milita alle dirette dipendenze di Abu Mus’ab al-Zarqawi, il successore di Osama din Laden alla guida di al Qaeda.

Dopo l’uccisione di al-Zarqawi, vittima di un attacco aereo statunitense nel 2006, al-Golani lascia l’Iraq e si trasferisce per un breve periodo in Libano, dove offre supporto logistico al gruppo militante ‘Jund al-Sham’.

Fa quindi ritorno in Iraq per continuare a combattere, ma viene arrestato delle forze armate Usa e rinchiuso nel carcere speciale di Camp Bacca, lo stesso nel quale è stato detenuto Abu Bakr al- Baghdadi, il capo dell’Isis, ed anche Amir Muhammad Sa’id Abd al-Rahman al-Mawla (di cui la Voce ha scritto l’11 aprile nelle News).

Dopo il suo rilascio dalla prigione nel 2008 (lo stesso anno di al-Baghdadi), al-Golani riprende la militanza, stavolta al fianco del numero uno di al-Qaeda in Iraq, Abu Bakr al-Baghdadi. E viene presto scelto come capo delle operazioni di al-Qaeda nella strategica provincia di Mosul.

Quando inizia esattamente dieci anni fa la guerra siriana, nel 2011, torna in patria dove, fortemente sostenuto da al-Baghdadi, crea il fronte di al Nusra, annunciato per la prima volta a gennaio 2012.

Secondo il Dipartimento di Stato americano, che ha inserito al Nusra nella lista delle organizzazioni terroristiche nel dicembre del 2012, il gruppo ha rivendicato circa 600 attacchi, tra i quali anche operazioni suicide, operazioni con armi leggere e attentanti nelle principali città siriane.

E proprio da Idlib, il cuore del ‘Terrore’, continuano a piovere missili killer su Aleppo, ad intervalli regolari, su scuole, ospedali, abitazioni civili.

Per capire meglio i complessi rapporti tra le organizzazioni terroristiche, ad esempio tra Isis e al Nusra, è opportuno rammentare la strage di Nizza del 2016, in cui persero la vita 87 persone travolte da un camion. L’attentato venne rivendicato dall’Isis, ma il killer risultò essere un militante di al Nusra, all’epoca guidata proprio da al-Golani.

 

 

Nella foto Abu Mohammad al-Golani

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