Sabato e domenica, covid sabatici

Vuole il caso che di sabato, nel sito della posta elettronica, sia presente un messaggio inviato da un accreditato laboratorio di analisi cliniche e che la mail comunichi l’esito del test di verifica degli anticorpi ottenuti a un mese di distanza dalla doppia somministrazione del vaccino Pfizer. Una delle molte, troppe esternazioni di virologi e immunologi afferma che l’immunità sarebbe assicurata in buona misura già dalla prima dose, ma il responso del laboratorio lo smentisce e avverte che degli anticorpi non vi è traccia: il numero assolutamente privo di significato è 0,084. Allo stupore per l’esito negativo del test segue la legittima preoccupazione del perché. Il destinatario della comunicazione ritiene correttamente che siano competenti i presidi sanitari, ma fallisce ogni tentativo di contattarli e nessun esito neppure per la richiesta di chiarimenti inviata a strutture ed esperti con notorietà televisiva con e-mail e messaggi sui social. È sabato e le comunicazioni registrate ripetono all’unisono “Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle…alle…La sconcertante dichiarazione include anche i numeri di telefono dedicati dei Centri vaccinali. Forse la somministrazione deve essere ripetuta, è forse necessario un richiamo o si chiede invece di pazientare, perché l’assenza di anticorpi è solo colpa di un normale ritardo.  Passata la festa sarà possibile fruire di risposte esaurienti? Per i due giorni di fine settimana, a chi ha ricevuto il ‘preoccupante’ riscontro del test anticorpi non rimane che subire l’ossessivo tema Covid su tutte le reti, a tutte le ore e tentare di districarsi nel labirinto di ipotesi, tesi, incertezze, contrapposizioni più meno autorevoli sperando che qualcuno chieda agli specialisti televisivi il perché dopo due somministrazioni di Pfizer, a distanza di un mese di anticorpi non c’è traccia.

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