MATTEO RENZI / LE DORATE PORTE GIREVOLI DEL SENATO

Parlamento, le porte sono più girevoli che mai. Pronte ad esaudire ogni desiderio di lorsignori.

Succede adesso, in modo clamoroso, con Matteo Renzi, il mancato rottamatore e fresco demolitore di governi, ultima vittima il Conte 2 al quale è subentrato il ben più letale esecutivo guidato da Mario Draghi, che sta fallendo su tutti i fronti, dalla gestione della pandemia alle politiche migratorie, come ha appena denunciato con forza padre Alex Zanotelli.

Ma torniamo all’ex enfant prodige della politica di casa nostra.

Che nel giro di pochi mesi ha cambiato per ben tre volte poltrona, un vero e proprio valzer a suo totale piacimento.

Lo abbiamo visto con la casacca della Commissione Esteri di palazzo Madama, come succede di prassi per i leader di partito.

Poi è passato in un baleno alla Commissione Difesa. Due incarichi che comunque gli hanno consentito di viaggiare in mezzo mondo, e soprattutto nei suoi amati paesi arabi, in particolare quel Qatar che adora in modo particolare, viste le centinaia di migliaia di euro che riesce a farsi elargire per tenere convegni e speech.

Ma adesso il capo di Italia Viva sente che una nuova missione lo chiama e quindi decide di passare in un baleno alla Commissione Sanità. Mosso da spirito caritatevole? Illuminato sulla via della pandemia? Secondo non pochi, a motivare la decisione c’è un motivo leggermente più prosaico: ossia la circostanza che ci saranno da gestire e quindi da spendere quasi 20 miliardi (19,7 per la precisione) di euro per la Sanità, sulla base dei fondi stanziati dal Recovery Fund.

Lui, gonfiando il petto, così motiva la nuova opzione mediante la sua newsletter quotidiana: “Italia Viva proverà ad elaborare un Progetto Sanità per il futuro, guardando al 2030, che abbia il respiro e l’orizzonte che l’Italia merita. Nel mio piccolo – aggiunge l’ex premier – anch’io contribuirò a questo lavoro, lasciando la commissione Difesa e spostandomi alla Sanità. Occorre un grande sforzo strategico su come dipingere la sanità di domani e di dopodomani. E Italia Viva lo costruirà offrendolo in spirito costruttivo per le altre forze politiche”.

Praticamente nelle stesse ore, stavolta nel corso della trasmissione ‘L’Aria che tira’, il neo missionario della salute annuncia che la consorte, appena vaccinata, ha beccato il Covid. Ecco le sue parole: “Mia moglie Agnese si è vaccinata con AstraZeneca, ma si può prendere il Covid anche dopo il vaccino, pur se in percentuale più bassa. Io non mi sono ancora vaccinato, ma dico di continuare a farlo”. E aggiunge: “Agnese ha preso il virus perché il virus è entrato in casa”.

C’è da augurarsi che abbia almeno suonato il campanello.

Tornado alla fresca poltrona in Commissione Sanità, sorge spontanea una domanda piccola piccola: ma è possibile mai che le aule e le commissioni siano ridotte allo stato di un saloon, dove si entra e si esce a proprio piacimento, senza uno straccio di regola, senza neanche discuterne, proprio come se le istituzioni pubbliche fossero una dependance di casa propria?

O siamo al Circo Orfei?

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