EGITTO / L’ITALIA CONTINUA AD ARMARLO

Continua la politica filo egiziana del nostro governo, che ha ormai mandato in soffitta il tragico assassinio di Giulio Regeni.

La Voce nelle scorse settimane ha ripreso gli appelli del blogger antimilitarista Antonio Mazzeo, che ha smascherato le troppe omertà istituzionali, a cominciare da quelle manifestate dal nostro ministero della Difesa. E ha puntato l’indice sui tanti affari realizzati dalle grandi aziende del nostro complesso militare-industriale con l’Egitto.

Ultimo esempio, adesso, è fornito dall’Egypt Defence Expo (EDEX), ossia l’esposizione internazionale delle industrie da guerra che si svolgerà al Cairo dal 29 novembre al 2 dicembre 2021, con il patrocinio del presidente della repubblica Abdel Fattah al-Sisi e del Comando Supremo delle forze armate egiziane.

Main sponsor dell’iniziativa saranno la nostra Fincantieri spa e il consorzio missilistico europeo MDDA, controllato per il 25 per cento da Leonardo, ex Finmeccanica.

Si tratta della seconda edizione della kermesse riservata ai nuovi sistemi di guerra terrestri, aero-navali e spaziali destinati al mercato africano e mediorientale. In realtà era stata fissata per dicembre 2020, ma venne rinviata a causa della pandemia.

Il regime egiziano punta a raggiungere l’obiettivo di 400 espositori internazionali, visto che il primo EDEX 2018 aveva visto la presenza di 376 aziende (di cui 10 italiane) impegnate nel settore militare appartenenti a 41 paesi.

Secondo le stime elaborate dall’Istituto Internazionale per la ricerca sulla pace (SIPRI) di Stoccolma, l’Egitto ha aumentato del 136 per cento le importazioni di armi nel periodo 2016-2020 rispetto al quadriennio precedente.

Proprio sotto la spinta propulsiva di Edex 2018, le forze armate egiziane hanno firmato grossi contratti per forniture militari.

Uno dei più significativi con l’holding cantieristica francese ‘Naval Group’ (un importante partner di Fincantieri) per la manutenzione e l’ammodernamento della flotta della Marina.

Poi con il colosso spaziale ‘Thales Group’ per la fornitura di componenti strategiche per le stazioni satellitari terrestri: la società, in collaborazione con Alenia Spazio del gruppo Leonardo, aveva già venduto all’Egitto un satellite per le telecomunicazioni militari.

Eccoci poi ad un altro maxi contratto, stavolta sottoscritto con la francese ‘Dassault Aviation’ per la fornitura di tecnologie e sistemi avanzati per i nuovi cacciabombardieri ‘Rafale’; quindi con la nostra Leonardo, per dei radar avanzati con cui equipaggiare l’Aereonautica egiziana.

Dal canto suo, Fincantieri ha venduto alla Marina militare di al-Sisi due fregate multimissione FREMM (classe Bergamini) per 1 miliardo di euro (la prima unità è stata consegnata a fine 2019), mentre sarebbe in dirittura d’arrivo la conclusione di un’altra maxi-commessa per altre quattro fregate e una ventina di pattugliatori d’altura. Niente male.

Leonardo, che nell’ultimo quinquennio ha esportato in Egitto 24 elicotteri da trasporto AW139 e 8 ‘leggeri’ AW189, per un totale di 871 milioni di euro, è in attesa di chiudere la trattativa per la vendita di 24 cacciabombardieri ‘Eurofighter Typhoon’ e 24 caccia M-346 da addestramento piloti e combattimento.

Non sta certo a guardare MBDA, che fa affari con la pala in Egitto. Poche settimane fa il il top management del gruppo ha reso noto che le forze armate egiziane saranno il primo cliente del nuovo sistema di lancio del missile terra-aria VL MICA NG, utilizzabile dalle unità navali. Il nuovo modello di missile messo a punto – spiegano i tecnici MBDA – può colpire bersagli come droni e piccoli aerei ad oltre 40 chilometri di distanza, così come è in grado di individuare possibili minacce caratterizzate da segnali infrarossi e radiofrequenze scarsamente identificabili.

Il sofisticato terra-aria è stato presentato per la prima volta al salone ‘Euronaval’ nell’ottobre 2020 dal responsabile per i sistemi navali di MBDA, l’italiano Stefano Bertuzzo, e verrà commercializzato a partire dal 2026. A quanto pare, andrà ad armare le nuove corvette della classe ‘Gowind’ che Naval Group sta costruendo nei cantieri di Alessandria d’Egitto e le sei fregate della classe MEKO A-200 ordinate dalla Marina egiziana alla Germania.

Di recente, inoltre, MBDA ha venduto all’Egitto anche una cinquantina di missili da crociera a lungo raggio ‘SCALP’ per armare i cacciabombardieri ‘Rafale’ e i sistemi missilistici terra-aria VL-MICA SAM ad uso navale.

Per tutti i gusti.

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