ELON MUSK / LE SUE TESLA VERRANNO PAGATE IN BITCOIN

Elon Musk, l’imprenditore americano di origine sudafricana in testa alla classifica mondiale per la percentuale massima di profitti realizzati nel 2020, soprattutto grazie alle vendite della sua auto elettrice TESLA, dà il grande annuncio di primavera.

Non si tratta di news circa il prossimo viaggio su Marte, programmato per il 2024, al quale farà seguito nei due successivi decenni la realizzazione di una vera e propria “città marziana” (con tanto di Costituzione ad hoc), ma più semplicemente della possibilità, già per quest’anno, di comprare la ormai mitica Tesla pagando con la valuta del futuro – secondo Vate Musk – ossia in Bitcoin.

Ora puoi acquistare una Tesla con Bitcoin”, è il pomposo annuncia ai cittadini americani prima, ma rivolto anche a quelli di tutto il mondo, che presenta un mercato cinese in fortissima espansione (nonostante i rapporti tra i governi di Cina e Stati Uniti non siano certo dei migliori).

Con l’annuncio del 22 marzo, Tesla diventa il primo produttore di auto di rilevanza mondiale ad accettare criptovalute. Per i pagamenti, Musk ha detto che Tesla sta utilizzando un ‘software interno’ e un ‘software open source’.

Inoltre – vien fatto sapere – il gruppo non convertirà in moneta corrente il valore in entrata, ma lo manterrà in bitcoin. Con questa mossa – sono convinti i suoi strateghi – Tesla non dimostra soltanto di aver investito in bitcoin, ma anche di voler continuare ad accumulare criptovaluta.

Lo scorso mese di maggio Musk aveva annunciato di aver acquistato bitcoin per l’equivalente di 1.5 miliardi di dollari, così da poter contare su una “maggiore flessibilità per diversificare ulteriormente e massimizzare i rendimenti”.

Intanto, sul titolo Tesla il giudizio degli analisti è diviso. Secondo Per Lekander, gestore del fondo ‘Lansdowne Partner’, le quotazoni si sgonfieranno non appena, superata la crisi causata dalla pandemia, i tassi di interesse torneranno a crescere.

Di parere opposto è Dan Ives, analista di ‘Wedbush’, secondo cui, dopo un inizio anno instabile, le azioni del gruppo griffato Musk torneranno a correre.

Fatto sta che dopo una inarrestabile ascesa durata per mesi e mesi, da inizio gennaio, quando il titolo valeva 880 dollari, le quotazioni hanno subito una fase di flessione, che ha fatto scendere i prezzi attuali a 662 dollari.

Ecco cosa ne pensa dell’andamento dei Bitcoin Florian Ginez, analista finanziario di ‘Winsdom Tree’: “Il Bitcoin, come la maggior parte delle asset class, è stato duramente colpito dalla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Poiché i mercati globali erano in ribasso nel mese di marzo 2020, anche i bitcoin sono scesi considerevolmente. Tuttavia, l’asset digitale ha recuperato in fretta, superando ogni aspettativa. Riteniamo che una delle ragioni principali a cui imputarne la crescita sia dovuta alla sua maggiore diffusione presso gli investitori istituzionali, sulla scia degli sviluppi positivi per l’industria e di un contesto macroeconomico favorevole”.

E ancora: “Il 2020 sarà probabilmente ricordato come l’anno in cui l’adozione di bitcoin da parte degli investitori istituzionali ha iniziato ad accelerare. La maturazione dell’ecosistema di mercato ha reso necessarie soluzioni di tipo istituzionale per il trading e la custodia degli asset digitali. Inoltre, sul mercato sono arrivati moltissimi prodotti ETP sul bitcoin, soprattutto in Europa ma anche in Canada”.

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