DAVID ROSSI / MAGISTRATI IN FLOP, AL VIA LA COMMISSIONE PARLAMENTARE

La Camera ha votato praticamente all’unanimità (303 voti a favore, 1 solo voto contrario) per la istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte (la Voce ha più volte scritto di ‘omicidio’) di David Rossi, il responsabile delle comunicazioni al Monte dei Paschi di Siena, volato già dal quarto piano di Palazzo Salimbeni, la sede dell’istituto, esattamente 8 anni fa, il 6 marzo 2013.

La Commissione – viene spiegato alla Camera – procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria. E avrà tre obiettivi di fondo: ricostruire in maniera puntuale i fatti, le cause e i motivi che portarono alla caduta di David Rossi dalla finestra del proprio ufficio nella sede del MPS. Quindi esaminare e valutare il materiale raccolto dalle inchieste giornalistiche sulla morte di Rossi e indagare sulle vicende a lui collegate, come denunciate e rese pubbliche. Infine, esaminare la compiutezza e l’efficacia dell’attività investigativa, anche valutando se vi siano state inadempienze o ritardi nella direzione e nello svolgimento delle indagini”.

Non da poco quest’ultimo punto, viste le macroscopiche carenze nelle attività d’indagine svolte dalla procura di Siena, che per ben due volte ha chiesto l’archiviazione del caso (la prima dopo pochi mesi di ricerche). Ma anche da quella di Genova, che doveva far luce su un filone d’indagine e ha chiesto, anche stavolta, l’archiviazione. Sulla vicenda, poi, è calata la scure della Cassazione.

Teoricamente, quindi, non c’è che da sperare nella riapertura del caso per qualche fatto eclatante in grado di emergere.

Riuscirà a farlo la commissione parlamentare d’inchiesta, visti precedenti assai poco incoraggianti di tutte le commissioni di inchiesta, mai riuscite a cavare un ragno dal buco? Fa eccezione quella sulla tragedia del Moby Prince, che ha costretto la magistratura a riaprire il caso per accertare finalmente le responsabilità.

E di materiali da esaminare, studiare, ponderare e ri-valutare con estrema attenzione ce ne sono a iosa, nel giallo-Rossi. La Voce ha scritto decine di articoli e inchieste sul caso, è uscito un libro che suona come un vero e proprio j’accuse, “Morte dei Paschi di Siena”, scritto dal senatore 5 Stelle Elio Lannutti e dal giornalista d’inchiesta Francesco Fracassi.

Ecco solo qualcuna delle tantissime anomalie nel giallo. La dinamica è chiara: il corpo tramortito di David è stato trascinato e quindi scaraventato dalla finestra. Lo dimostrano i segni presenti sul corpo, lo dimostra la parabola della caduta. La perizia grafologica palesa che i due messaggi lasciati dal giovane responsabile MPS erano frutto di una coazione, quindi non spontanei.

Ma tutto ciò – suffragato dalle minuziose perizie di parte – non ha mai significato niente per gli inquirenti, che hanno sempre e solo battuto la pista del suicidio.

Né ha contato un cavolo il fatto – invece fondamentale – che il giorno seguente David sarebbe andato in procura per verbalizzare davanti agli inquirenti e – con ogni probabilità – raccontarne delle belle sulle ultime vicende finanziarie del gruppo. Fece però l’errore di comunicare alla dirigenza di quel suo appuntamento in procura.

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