VATICANO / QUEL RAZZISTA DI MARIO DRAGHI

La bolla papale lanciata sul super premier Mario Draghi.

Il messaggero della fresca ‘scomunica laica’ è padre Janvier Yameogo, da anni voce del dicastero della Santa Sede per le ‘Comunicazioni sociali’.

Non ha certo peli sulla lingua, l’alto prelato originario del Burkina Faso. “Una notizia scandalosa. Una autentica vergogna della quale informare subito papa Francesco”.

Così si è espresso a botta calda Yameogo, appena è venuto a conoscenza del categorico “NO” del primo ministro italiano a donazioni di vaccini anti covid per l’Africa, come invece era stato proposto sia da Emanuel Macron che da Angela Merkel. Quel NO è stato pronunciato nel corso del Consiglio europeodel 25 e 26 febbraio al quale ha preso parte anche il fresco premier.

Padre Janvier Yameogo

Subito ripresa da ‘Le Monde’, la clamorosa notizia non ha per niente scosso la melma politica che caratterizza il nostro Paese; né ha scosso più di tanto i media, ormai totalmente genuflessi davanti all’ex capo della BCE.

Solo attraverso il quotidiano francese si è subito saputo di quel NO ai confini della realtà e soprattutto della civiltà. Durante il vertice – riferisce Le Monde – Draghi ha ribadito il sostegno dell’Italia al meccanismo Covax per l’accesso globale ai vaccini, ma si è poi opposto alla proposta franco-tedesca di inviare subito a paesi dell’Africa 13 milioni di dosi acquistate dalla UE. La decisione, vista da Roma, sarebbe stata motivata da ‘problemi di credibilità’ nei confronti dei cittadini europei.

Essere più realisti dei ‘re’ europei Macron e Merkel è una mission impossible: ma Draghi-Dracula c’è riuscito…

Torniamo alla ‘scomunica’ di padre Yameogo. “Il Santo padre sarà molto deluso di questa scelta perché ha detto chiaro e tondo che la legge del mercato e dei brevetti non deve avere la precedenza sulla salute dell’umanità e soprattutto dei più poveri”.

E continua: “Nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale della pace, Francesco ha rivolto un appello proprio ai responsabili politici e del settore privato perché contribuiscano ad un modello più giusto e fraterno”.

Secondo Yameogo, siamo in presenza di “una forma di darwinismo politico e sociale”.

Ma è un bene, precisa il responsabile vaticano per le Comunicazioni sociali, che questi politici finalmente escano allo scoperto: “Rivelano uno spirito di superiorità, che è alla base di leggi razziste, facendosi portatori di una mentalità che plasma tante persone e tanti politici in Europa e in Occidente”.

Una bella legnata per Draghi, nani & ballerine al seguito!

Secondo la ricostruzione di Le Monde, della proposta franco-tedesca “l’ex presidente della Banca centrale europea non vuole sentire parlare”, nonostante anche nazioni come Belgio, Paesi Bassi, Svezia o Spagna si siano espresse “in modo piuttosto favorevole”.

L’idea era stata prospettata da Macron e Merkel in occasione del G7 del 19 febbraio e presentata in un’intervista al ‘Financial Times’. Secondo il presidente transalpino è “insostenibile l’idea di vaccinare centinaia di milioni di persone del paesi ricchi senza neanche cominciare la campagna nei paesi poveri”. E sarebbe stato necessario inviare subito in Africa “il 4 o 5 per cento delle dosi a disposizione del Nord del mondo”.

Le distribuzioni di dosi anti covid in Africa attraverso Covax sono cominciate solo pochi giorni fa, dopo che paesi dove vive il 14 per cento della popolazione mondiale hanno già acquisito la maggior parte dei vaccini di Moderna e Pfizer.

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