LEONARDO / I BUSINESS CON IL QATAR

Nuovi business in Qatar per il nostro colosso dell’industria aerospaziale e militare, Leonardo.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato firmato a Doha un accordo tra Leonardo e la Qatar Foundation for Education, Science and Community Development, per avviare l’addestramento di studenti e operatori di cyber security presso l’Istituto di ricerca informatica del Qatar.

La Fondazione è presieduta da Mozah bin Nasser al Missed, madre dell’emiro Taminz bin Hamad al-Thani.

Il progetto rientra nel quadro delle recenti intese raggiunte tra i due paesi e ha come obiettivo basilare la formazione e l’aggiornamento di team qualificati, pronti a prevenire e affrontare minacce e attacchi informatici.

In particolare, Leonardo fornirà alle autorità qatarine il sistema ‘Cyber Range & Training’ che permetterà la simulazione di scenari reali di attacco/difesa di varia complessità.

Sottolinea Tommaso Profeta, managing director della divisione Cyber Securitydi Leonardo: “La soluzione permette di valutare la resilienza ad attacchi cyber, analizzando software, procedure e organizzazione adottati per la gestione delle infrastrutture informatiche. La scelta della nostra piattaforma rappresenta un riconoscimento importante, sia perché si tratta di una soluzione affidabile e innovativa, sia perché conferma la fiducia dei clienti e l’efficacia delle strategie di Leonardo sui mercati internazionali in ambito Cyber Security”.

Dettaglia il blog antimilitarista Antonio Mazzeo: “L’accordo per l’addestramento alle moderne cyber war segue di solo due mesi il contratto firmato da Leonardo con l’Autorità per l’Aviazione civile del Qatar per la fornitura di un sistema radar di sorveglianza per le operazioni di avvicinamento nell’aeroporto internazionale di Hamad. Le apparecchiature consentiranno di monitorare i movimenti degli aeromobili nello spazio aereo e processare ed elaborare i dati di un ‘tracciamento accurato degli obiettivi’, potenziando i dispositivi di controllo in vista dei mondiali di calcio del 2022”.

E ancora: “A metà dicembre l’holding italiana ha anche reso noto l’avvio dei test di volo dei prototipi di elicottero NH90, prodotti dal consorzio europeo NHI Industries – costituito da Airbus Helicopters, Leonardo e GKN Fokker – e destinati alle forze armate del Qatar”. Più in dettaglio, “è stato sperimentato nello stabilimento Leonardo di Venezia-Tessera un velivolo versione ‘NFH’ per gli impieghi navali, mentre dal sito industriale Airbus Helicopters a Marignane, in Francia, è decollato un elicottero versione ‘TTH’ destinato all’Esercito”.

Il programma NH90 per il Qatar prevede la consegna di 16 elicotteri per la variante navale e 12 per quella terrestre; più un pacchetto completo di supporto, manutenzione e addestramento per un importo complessivo di 3 miliardi di euro. Il programma potrebbe essere ampliato in futuro con l’aggiunta di altri 12 elicotteri tipo 6TTH e 6NFH.

Ulteriori affari potrebbero poi maturare per Leonardo con l’accordo tecnico stipulato a Doha il 10 novembre 2020 tra l’Aeronautica militare italiana e quella del Qatar che consentirà ai piloti di guerra del paese arabo di addestrarsi nei prossimi 5 anni nelle maggiori basi italiane e di accedere al nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Fight School di Galatina (Lecce), dallo scalo di Decimomanu (Cagliari) e dal poligono di Salto Quirra, sempre in Sardegna.

Non è finita, perché Leonardo ha già venduto al Qatar 40 elicotteri AW139 eAW189 per uso sia militare che civile, mentre a breve fornirà i sistemi di puntamento e i sensori di nuova generazione che saranno posti a bordo delle diverse unità da guerra che la Marina del Qatar ha ordinato a Fincantieri spaper un valore di 4 miliardi di euro.

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