DRAGHI / CENCELLI PER I NANI, AGLI AMICI LA POLPA

Cencelli non sarebbe stato capace di far meglio.

Quote, sottoquote, poltrone e poltroncine soppesate con il bilancino, tanto per far contenti i saltimbanchi dei partiti di casa nostra, ridotti ad autentici strapuntini (figuriamoci cosa succederà con i sottosegretari!).

Dal cilindro di Mago Draghi escono tanti topolini, tutti con la casacchina partitica. Riesumati perfino Brunetta e Gelmini, tronfio per Mise e Turismo Salvini che ora invita la truppa a lavorare pancia a terra (ma non era l’imperativo del grillino e ora dissidente Toninelli?).

Si becca la polpa tutta economica, Draghi, fiancheggiato dal fedelissimo di sempre in Bankitalia, Franco; e dal tandem Cingolani-Colao. Un cadeau all’amico Renzi la nomina del primo: che va premiato per le assidue e ossequiose visite nel buen retiro a Città della Pieve.

A sinistra neanche una donna. Ma resta l’interrogativo di sempre: perché stabilire quote e riserve indiane?

Perché non ipotizzare un esecutivo tutto in rosa, e caso mai riservare quote ai maschietti?

Resta saldo al Viminale l’uomo che ha imparato tutte le capitali a memoria, Di Maio. Non sarebbe stato bello sottrargli il giocattolo: evitate le bizze. Tanto il ministro degli Esteri si chiama Draghi. Al massimo Giggino porterà i bagagli.

E resta saldo al timone della Salute Speranza, tanto per accontentare Leu. Ma finendo per scontentare tutti gli italiani che non ne possono più di una politica sanitaria che fa ridere i polli e morire di Covid.

Il primo governo a memoria d’uomo senza opposizione. Tutti dentro, l’ammucchiata che più selvaggia non si può, il minestrone che più perfetto non esiste. Alla finestra solo Meloni: che se va bene a Draghi & C sparisce, ma se l’esecutivo fallisce fa bingo e inghiotte Lega e Forza Italia.

Tre le parole d’ordine che tengono a battesimo la corazzata (?) Draghi: europeismo, atlantismo, ambientalismo.

Una cagata pazzesca, direbbe Fantozzi.

Volevamo forse un esecutivo antieuropeo con tutti i fondi UE da ricevere e investire?

Era alle porte un accordo con la Russia o la Cina? Oppure un gemellaggio con Cuba?

Era possibile non diventare ‘green’ per forza, visto che praticamente tutti i fondi del Recovery sono legati alla variabile ambientale?

La fiera dell’ovvio.

Ma forse in questa pandemia non solo da Covid, ma anche da totale incapacità/imbecillità della classe politica, non c’era niente altro da fare.

 

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