BAYER / MAXI RICHIESTE DI DANNI PER IL GLIFOSATO

Un’altra bufera sul colosso farmaceutico tedesco Bayer.

Adesso si trova a dover fronteggiare una maxi richiesta danni avanzata da una società di investimenti, per il tracollo azionario subito dal titolo negli ultimi due anni a causa dell’acquisto della star nella produzione del glifosato killer, Monsanto.

Partiamo dalle news.

La società d’investimenti ‘Kingstown’ ha incaricato l’importante studio legale di Berlino ‘Hausfed’ di procedere contro Bayer, chiedendo un risarcimento danni pari a 37 milioni di euro, proprio per aver “subito come azionista grossi danni a causa del crollo del prezzo azionario”, registrato appunto dopo l’operazione d’acquisto di Monsanto per una cifra record, 67 miliardi di euro.

Ha portato ad una serie di nefaste conseguenze, quell’acquisto che doveva essere invece miracoloso.

Negli Stati Uniti, infatti, centinaia di agricoltori hanno intentato cause risarcitorie per i danni subiti in seguito all’utilizzo del RoundUp, il prodotto leader che risulta – secondo le ricerche più attendibili – cancerogeno.

Tutto ciò ha prodotto non solo l’esborso di decine di milioni di dollari per le cause perse, ma soprattutto ha indotto i vertici di Bayer – per evitare il peggio, e soprattutto, guerre legale per anni e danni all’immagine sempre più forti – ad adottare una decisione clamorosa: sborsare la bellezza di 10 miliardi (miliardi!) di dollari per chiudere tutto con tutti: una sorta di indennizzo tombale.

Cifre da capogiro, che hanno fatto andare in tilt il titolo Bayer in Borsa.

Da qui l’attuale richiesta di risarcimenti milionari da parte degli azionisti, che si sentono fregati.

Adesso c’è la prima causa, che si svolgerà presto davanti al tribunale di Colonia. Ma ne seguiranno presto altre, come preannuncia il quotidiano tedesco ‘Handelsblatt’.

Lascia un commento