I tormenti del Presidente

Da vero statista, dunque con l’autorevolezza di eccelso esponente politico della casta che si ostina a pretendere l’attributo di ‘onorevole’, abolito dal fascismo, l’erede di Bossi a caro prezzo, come hanno  scoperto quei ‘birbanti’ di Report, anticipa in esclusiva per l’agenzia di stampa portavoce della destra, che all’onore di essere ricevuto da Mattarella per  le consultazioni richieste dalla crisi di governo risponderà con un perentorio “No al mercato delle  vacche”, lieto di aggiungere alla lista di chi non lo sopporta anche gli eventuali parlamentari, che per rimediare alla scervellata sortita di Renzi, intendono dare soluzione all’emergenza di rimettere in sesto l’esecutivo di governo e traghettare l’Italia oltre il disastro della pandemia.

Donna Carmela, casalinga del rione napoletano di Materdei, abitualmente infastidita dal chiacchiericcio della politica, ascolta paziente don Saverio, che essendo in pensione dispone a iosa di tempo per leggere il suo quotidiano da cima a fondo. “Che ne pensi Carmè, ‘o carrocciaro Salvini, eh, sì, quello in confidenza con le mucche della valpadana, come fa a dividere il suo ‘ingegno’ tra la consultazione del Quirinale e l’incombenza di due processi a carico?” “Quali processi, Savè?” “Leggo: uno per ‘vilipendio dell’ordine giudiziario. Quando era deputato europeo disse che la magistratura è una ‘schifezza’, un ‘cancro da estirpare’. Non si è mai presentato alle udienze con l’alibi, falso, di impedimenti istituzionali”. “Hai detto due processi e l’altro?” “È imputato di sequestro plurimo, aggravato, di persona e omissione di atti d’ufficio. Nel 2019 ha impedito lo sbarco di 107 migranti bloccati al largo di Lampedusa, a bordo della nave Ong Open Arms. In un altro procedimento Salvini è imputato, con le stesse accuse, per non aver permesso lo sbarco ad altri migranti, che si trovavano a bordo della nave Diciotti”. “Savè, tu lo sai, seguo poco la politica, ma faccio lo stesso una scommessa con te e dico che questo tipo del Carroccio non farà nemmeno un giorno di prigione”.

Le motivazioni della procura di Palermo: “Imputato per avere, nella qualità di ministro dell’Interno pro-tempore, abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 107 migranti di varie nazionalità giunti in prossimità delle coste di Lampedusa nella notte tra il 14 e il 15 agosto 2019,

in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani, abusando dei poteri quale autorità nazionale di pubblica sicurezza. Nelle carte che il Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi ha esaminato c’è molto materiale probatorio a carico del leader leghista.

A bordo, due soli bagni alla turca, giacigli sul ponte per 164 migranti salvati in zona Sar libica e costretti in ‘condizioni estreme’. Follia e disperazione, tanto da arrivare a gettarsi in mare nel tentativo di raggiungere la terraferma”.

Spetta al giudice per le udienze preliminari di Palermo decidere se disporre il processo a carico del leader della Lega, che sarà a quel punto giudicato dall’autorità giudiziaria ordinaria, o il suo proscioglimento. L’ong spagnola ha fatto già sapere che chiederà di essere parte civile al processo. Ammessi, oltre a cinque migranti, l’associazione Accoglie Rete, Mediterranea, Legambiente, Open Arms, il comandante di Open Arms, Arci Sicilia. Secondo il Tribunale dei ministri, Matteo Salvini avrebbe agito in autonomia, in contrasto con il presidente del consiglio Giuseppe Conte, che comunicò di aver ricevuto la conferma dalla Commissione europea sulla disponibilità di alcuni Stati a condividere gli oneri dell’ospitalità dei migranti e chiese al ministro dell’interno di attivare le procedure per la loro redistribuzione.

Salvini: “A processo vado tranquillo e sereno e orgoglioso di aver difeso i confini italiani, lascio giudicare al giudice, ma non ritengo di aver sequestrato nessuno”!!!

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