VACCINI / TOP SECRET I CONTRATTI UE CON LE AZIENDE

Contratti top secret. Senza cifre, senza dati essenziali, consultabili per appena 50 minuti. Impossibile fotografarli, riprodurli, si può solo prendere qualche appunto su un notes.

Non stiamo parlando di forniture militari o di commesse nucleari.

Ma della salute di tutti i cittadini.

Ed in particolare dei contratti di acquisto dei vaccini.

I parlamentari europei hanno cominciato a denunciare la totale mancanza di trasparenza su questo fronte, indegna di un qualsiasi paese civile.

E’ il caso, per fare un esempio, dell’eurodeputato belga Marc Botenga, esponente del gruppo parlamentare ‘La Sinistra’ e del ‘Partito del Lavoro’ nel suo Paese. E’ uno tra i primi a poter accedere al contratto stipulato dalla Commissione UE con la casa farmaceutica tedesca CureVac.

Prima di entrare in una stanzetta adibita alla consultazione, ha dovuto lasciare smartphone e computer, nonché firmare una “dichiarazione di riservatezza”, che implica un assoluto divieto di propalare a terzi quanto visto. Ciò sarebbe dovuto ad “una responsabilità molto grande, collegata al potenziale danno commerciale su contratti da milioni di euro”.

Gli sono stati concessi solo 50 minuti per consultare un gran numero di pagine, zeppe di clausole.

Marc Botenga. In apertura Michèle Rivasi

E’ uscito praticamente sconvolto, ed è subito andato a consultarsi con i servizi legali dell’Europarlamento prima di rilasciare dichiarazioni.

Poi ha detto: “La Commissione ha privatizzato la trasparenza, lasciando decidere alle case farmaceutiche le modalità di accesso ai contratti, che comunque non includono, nella versione fornita agli eurodeputati che ne fanno richiesta, le informazioni più sensibili”.

Va giù duro un’ altra eurodeputata, la francese Michéle Rivasi, dei Verdi/Ale, la quale ha parlato di un contratto – sempre quello di CureVac – “pieno di omissis” e “seppellito in una stanza di Bruxelles con rigide regole di accesso”.

Nel contratto – precisa Rivasi – “non c’è nulla” su chi risponde di eventuali danni provocati da possibili effetti collaterali.

Fino ad oggi, a quanto pare, le aziende farmaceutiche intendono scrollarsi di dosso ogni profilo di responsabilità penale per i danni causati dai vaccini. Ma sulla questione dovrà fornire, in seduta plenaria, nuovi lumi la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, dopo le tante richieste di informazioni avanzate dai parlamentari europei.

Aggiunge Rivasi: “Sono mesi che chiediamo accesso ai contratti che l’esecutivo continua a mantenere segreti. Ho fatto sei ore di treno per andare in questa reading room. Sulle cifre accordate ai produttori non c’è nulla; sui luoghi di produzione non c’è nulla; sui prezzi non c’è nulla”.

Una letterale presa per il culo. Un autentico ceffone ai tanti cittadini in attesa di risposte serie e non di segreti di stato, come neanche sotto le più nefaste dittature.

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