VACCINO PZIFER / EMA ‘SBAGLIA’ SULL’EFFICACIA E ORA ACCUSA GLI HACKER

Adesso l’EMA – l’ente europeo per la sicurezza dei farmaci – cerca di piazzare una gigantesca pezza a colori sulla quanto meno superficiale valutazione a proposito dell’efficacia del vaccino prodotto da Pfizer BioNTech. Guarda caso proprio dopo il pesantissimo j’accuse lanciato da Peter Doshi sul ‘British Medical Journal’, secondo cui l’efficacia del vaccino non è pari al 95 per cento, come sbandierato da Pfizer e avallato da EMA, ma è valutabile invece tra il 19 e il 29 per cento.

Motivo più che valido per cercare di correre ai ripari e di giustificare un errore così clamoroso, che mette a forte repentaglio la credibilità degli enti di controllo: dalla in genere (ma non stavolta) rigorosa Food and Drug Administration a stelle e strisce all’europea EMA.

Ecco cosa sta succedendo.

Solo a metà gennaio – con un abbondante e sospetto mese di ritardo – EMA fa infatti sapere di aver subito un pesante attacco cibernetico, che aveva come obiettivo documenti relativi al vaccino Pfizer BioNTech. Sarebbero stati rubati documenti – guarda caso – proprio relativi alla richiesta di autorizzazione del suo vaccino.

La Commissione UE, improvvisamene, fa sapere che quei documenti “sono stati manipolati prima della pubblicazione online, con l’intento di minare la fiducia nei vaccini”.

Tra i documenti hackerati vi sarebbe “la corrispondenza e-mail interna/riservata risalente a novembre, relativa ai processi di valutazione per i vaccini Covid 19”, denuncia EMA. E continua: “Parte della corrispondenza è stata manipolata dagli autori prima della pubblicazione in un modo che potesse minare la fiducia nei vaccini”.

Ma sarà mai successo qualcosa di analogo anche negli uffici della potente Food and Drug Administration? Sarebbe interessante saperlo, ma finora dagli States non arrivano news.

A questo punto, con ogni probabilità, si vuol far credere che il giudizio del ricercatore Peter Doshi si sia basato sulla lettura di testi e documenti taroccati: le famose 400 pagine passate ai raggi x da Doshi, che vi ha scoperto delle gigantesche anomalie e colossali contraddizioni, proprio sul fronte dell’efficacia del vaccino griffato Pfizer BioNTech.

Tutta la story, che si tinge di molte tinte spy, può avere connessione con il più che anomalo ritardo di Pfizer per la consegna dei lotti di vaccini già contrattualizzati, ritardo che sta creando il caos in mezza Europa? Quel mese che ora si riduce ad una settimana? Per lavori di ‘ristrutturazione’ palesemente una ‘pezza a colori’ – l’ennesima – una scusa per nascondere qualcosa? Lavori forse in corso per ‘ristrutturare’ il vaccino e non lo stabilimento belga?

E a questo punto: di quale ‘qualità’ mai possono essere stati tutti i primi lotti, già iniettati nelle vene di milioni di cittadini?

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