DUE RIFLESSIONI VERE SUL COVID – DA NON PERDERE

Imperdibili. Trovate in rete e girate ai nostri lettori.
CERTO, BASTEREBBE LA LOGICA. PECCATO CHE L’ABBIAMO PERSA….
E sì che basterebbe la logica!
In Italia muoiono in media 1780 persone al giorno. Tra dicembre e febbraio, il numero quasi raddoppia poiché viene a mancare la gran parte dei 14.000 morti di polmonite, dei 49.000 per virus contratti negli ospedali e dei 10.000 per influenza e sue complicazioni. Lo spiega l’ISTAT.
Ora i media ci dicono che circa un terzo di tali morti viene a mancare per la nuova malattia. Perciò ha un tasso di mortalità elevatissimo.
In virtù di tale evidenza, allora, come è possibile che tutti i malati vip siano guariti? Scotti, Pellegrini, Ramazzotti, De Grenet, Rossi, Conte, Berlusconi, Briatore, Porro, Zingaretti, Lorenzin, Giannini… Sono centinaia…
Non ce n’è uno che sia spirato, per fortuna, ovviamente.
Addirittura, i media sono stati costretti a millantare che D’Orazio, malato di leucemia da tempo, se ne fosse andato per la malattia. Dimentichi del fatto che la leucemia ha proprio come patogenesi tale decorso. O, più probabilmente, non lo sanno e sparano cazzate a vanvera.

Trump e Johnson

Possibile che nessuno si ponga una semplice domanda? Come mai nessuno muore se famoso?

E la stessa cosa accade oltreconfine, da Bolsonaro a Johnson, da Trump a migliaia d’altri.
Come mai gli Svizzeri, così precisi e idolatrati dai paladini della civiltà e dell’educazione, hanno riaperto gli impianti sciistici senza temere di estinguersi?
E come mai, visto che sappiamo che la nuova malattia era in Italia almeno da settembre 2019, non siamo morti tutti senza mascherina e senza alcun distanziamento? Come mai in Giappone sono morte meno di 2500 persone? In un Paese più vecchio del nostro e con una popolazione superiore al doppio della nostra? Come mai non è accaduto a San Marino? Perché non in Svezia?
E perché non ci si interroga sul perché una messa alle 21 sarebbe sicura e una alle 24 no???
Basta la logica. Non serve una grande cultura.
LINO FERRARA
giornalista

COVID – COME SIAMO PASSATI AL MONDO VIRTUALE, LASCIANDO PER SEMPRE LA VITA REALE. SENZA ACCORGECENE

“La narrazione terroristica del Covid e i lockdown sono lo strumento per rimpiazzare del tutto la socializzazione con i social, le comunità di scuola e università con la didattica su piattaforma, l’amore e il sesso con il dating virtuale, i ristoranti e i bar con il food delivery, i cinema e i teatri con Netflix, lo shopping con Amazon, i concerti con le dirette a distanza, lo sport con il “workout” casalingo gestito da app, il lavoro con sussidi statali di semi-indigenza, il culto religioso comunitario con una spiritualità solitaria senza nessun rilievo sociale. E, soprattutto, per eliminare ogni forma di associazione culturale, circolo, movimento civico e politico libero, non controllabile, trasformando la società civile in una pluralità di individui isolati che si limitano ad essere followers dei leader politici, in un quotidiano reality show, “profilati” e sottoposti al continuo martellamento delle news unanimi di regime selezionate per loro dai social media depurandole di quelle che loro chiamano fake news, cioè di ogni fonte che non sia approvata dal complesso politico-mediatico mainstream…”.
EUGENIO CAPOZZI
Docente di Storia Contemporanea dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

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