ELON MUSK / IL PROGETTO PER UNA CIVILTA’ MARZIANA

Una nuova civiltà marziana.

Una popolazione iniziale di almeno 1 milione di cittadini.

Un Costituzione per Marte.

Una Corte di giustizia marziana. O marziale?

Di tutto e di più nella sempre più vulcanica ed eruttante mente dell’arcimiliardario e super filantropo Elon Musk, che dopo aver lanciato la sua super auto elettrica Tesla nel mondo oggi è tutto preso dal sogno del Nuovo Regno Marziano.

Non solo, of course, il primo viaggio, programmato entro un paio d’anni dalla sua creatura aerospaziale, SpaceX. Ma anche il progetto, ormai dettagliato e pronto per un primo battesimo ufficiale, della prossima Civiltà su Marte. Con tanto di leggi, regole, statuti, carte costituzionali.

Un mondo perfetto.

Non siamo su “Scherzi a parte”, ma purtroppo dentro ad un mondo che nel momento in cui sta programmando in modo scientifico la sua autodistruzione (o almeno la distruzione della sua metà ‘marcia’, quella degli ultimi, dei senza mezzi e diritti), al tempo stesso si inventa e progetta la conquista di Marte e una nuova popolazione da collocare su quel pianeta.

Da 113. Se non fosse per le palate da miliardi di dollari che sta investendo, nell’idea-progetto da realizzare a tambur battente, Elon Musk.

Idee e progetti sono stati illustrati, nei giorni scorsi, dal consulente legale di SpaceX, David Anderman, attraverso il portale Law360; e attraverso Starlink, il nuovo progetto internet satellitare della compagnia SpaceX.

Per poter realizzare la mission marziana in tempi medio-brevi, SpaceX ha provveduto ad ampliare in modo massiccio il suo super quartier generale nel sud del Texas: l’obiettivo principale è quello di sviluppare e testare Starship, il sistema di lancio in acciaio di circa 120 metri.

Ecco il Verbo di Anderman: “Inizieremo con 100, poi alcune centinaia, quindi 100 mila, poi 1 milione, fino a quando non avremo una colonia veramente sostenibile”.

E subito passa – come tutto il milione fosse già lì – agli aspetti legali, giuridici e costituzionali.

Frans von derDunk. In apertura Elon Musk

Leggere per credere. “Sto collaborando alla stesura della ‘Costituzione per Marte’. Questo accadrà nella mia vita. Più velocemente di quanto pensiate”

Continua lo scienziato-costituzionalista-filosofo. “Penso che SpaceX agirà per imporre il nostro regime legale”.

A chi? Non si sa. Ai marziani già ‘ivi’ residenti?

Ancora: “Penso che sarà interessante vedere come funziona con i governi della Terra che non esercitano il controllo”.

Con tutti i problemi tragici che ci sono su questa Terra, ci mancava proprio il possibile conflitto con Marte…

Ci è o ci fa, il prof Anderman? Lui pare proprio convinto e continua: “Per i servizi forniti su Marte, o in transito su Marte tramite Straship o altri veicoli spaziali di colonizzazione, le parti riconoscono Marte come un pianeta libero e che nessun governo terrestre ha autorità o sovranità sulle attività marziane. Di conseguenza, le controversie saranno risolte attraverso principi guida, stabiliti in buona fede, al momento della risoluzione marziana”.

A questo punto, non possono mancare dei precedenti normativi e una letteratura giurisprudenziale ad hoc. Li rammenta uno dei massimi esperti di diritto spaziale, docente alla Law School del Nebraska, Frans von derDunk, arruolato nella band griffata Musk. “Affinchè la Terra riconosca la sovranità di qualsiasi possibile Stato marziano – ammonisce – SpaceX dovrà condurre una diplomazia sorprendente e apportare cambiamenti nel diritto internazionale”.

E aggiunge: “Se SpaceX avrà successo nella costruzione di insediamenti, Musk e le persone che vivono lì, certamente se sono americani, continueranno a essere sotto la giurisdizione degli Stati Uniti. Non perché è territorio statunitense, ma perché sono cittadini statunitensi”.

Prima di essere caricato su un’ambulanza, von derDunk torna un attimo con i piedi per Terra: “SpaceX è una società privata e vuole fare soldi. E’ importante tenerlo d’occhio. E per questo motivo generare discussioni internazionali e assicurarsi che le cose vadano nella direzione giusta; e fare in modo che non si ottenga un accordo su Marte che si riveli totalmente imprudente rispetto per quello che noi, sulla Terra, consideriamo l’interesse generale dell’umanità”.

Parola di derDunk, il braccio destro di uno degli uomini più potenti della Terra, Elon Musk.

 

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