VACCINI ANTI COVID / ALCUNI POSSONO NUOCERE PER l’AIDS

Dalla autorevole rivista “Nature” un ammonimento in tema di vaccini anti coronavirus.

Alcuni vaccini anti Covid 19, infatti, potrebbero rendere le persone più vulnerabili al virus dell’Aids. Per il quale – occorre rammentarlo – sono state approntate cure efficaci, ma non è mai stato scoperto un vaccino.

Le preoccupazioni aumentano anche per il fatto che le prossime sperimentazioni di alcuni vaccini si svolgeranno in alcuni paesi africani, dove in passato sono scoppiate epidemia di HIV.

Un team di ricercatori impegnati sul campo fin dal 2007 ha scoperto che alcuni vaccini hanno come elemento base una varietà di “adenovirus”. Lo studio del vaccino contro l’HIV ha utilizzato un ceppo ingegnerizzato noto come adenovirus 5 (Ad5) per trasportare nel corpo il gene per la proteina di superficie del virus dell’Aids.

E ancora. In quattro vaccini Covid 19 candidati oggi e in fase di sperimentazione clinica in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti, l’Aids funge allo stesso modo da ‘vettore’ per trasportare il gene della proteina di superficie della Sars-CoV-2, la causa virale della pandemia.

Secondo un ricercatore americano, Lawrence Corey, che lavora al Fred Hutchinson Cancer Research Center e guida la rete di prevenzione Covid 19 negli Usa, i vaccini Covid 19 basati su Ad5 potrebbero essere presto testati in popolazioni con alta prevalenza di HIV: e quindi con un ben maggiore rischio di infezione accidentale (fino ad un certo punto) durante gli studi clinici.

Soggetti africani come cavie?

Il sospetto è più che lecito, visti i “precedenti” di Big Pharma.

Tant’è vero che molti altri vaccini leader, compresi quelli prodotti da Johnson & Johnson e AstraZeneca, utilizzano diversi adenovirus come vettori.

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