Prima la salute

Figuriamoci se il mondo del pallone colorato di bianconero non avrebbe profittato della prudenza sanitaria della Asl di Napoli, che ha impedito alla squadra di Gattuso di esporre al rischio di positività Covid giocatori e personale di supporto della sfida di Torino: i media, in via diretta o per strade collaterali (anche la Rai, perché? ndr) hanno sposato con nordica convinzione la tesi dell’opinione istituzionale della Lega Calcio, del suo bizzarro  comma, che obbliga a scendere in campo squadre che possono contare su almeno tredici giocatori. Che sia un criterio balordo lo dicono gli addetti ai lavori a cui è affidata la gestione sanitaria della pandemia. Di certo c’è che i tempi della quarantena, per chi ha intrattenuto rapporti con persone infette, sono indicati dai virologi in almeno 14 giorni, quanti non sono ancora intercorsi dalla partita Napoli-Genoa, dall’accertamento di positivi di giocatori e personale di contorno dei liguri. Per chi ha in memoria le immagini di contatti iper ravvicinati tra calciatori azzurri e rossoblu, è sensato il timore, che oltre a Zielinski ed Elmas, altri giocatori del Napoli possano aver contratto il Covid. Fosse confermato, la disposizione della Asl sarebbe più che giustificata e l’atteggiamento della Juventus, protervamente decisa a scendere in campo senza la controparte sportiva, si configura quanto meno come ‘incosciente prepotenza’. Non la pensa così larga parte della stampa sportiva e non. Colpisce in particolare l’insinuazione che lo stop alla trasferta di Torino sia il risultato di una ‘furbizia alla napoletana’.  Sentite di che si tratta: “…ieri sera, all’ora di cena (???) il club di De Laurentiis,  che già venerdì aveva fatto pressioni sulla Lega per chiedere il rinvio della sfida con la Juventus, non è salito sull’aereo…Di certo non è passato inosservato il pressing che il presidente  del Napoli ha effettuato con la Protezione Civile (???), la Lega e Andrea Agnelli, per posticipare la partita (deduzioni  da conoscenza diretta o da indagini di agenzia  d’investigazione privata? ndr)…Secondo la Lega i partenopei hanno fatto indebite pressioni sull’autorità sanitaria per ottenere il provvedimento (affermazione da querela, ndr)…Se in via Rosellini, sede della Lega, sono furenti (!), l’umore della Fgci non è molto diverso. I vertici del calcio italico confermano, la partita si ha da fare e se il Napoli non si presenta in campo subirà la penalizzazione dello 0 a 3.  Poco importa se la circolare firmata da Lucia Marino intima ai giocatori entrati in contatto con i contagiati di osservare il periodo di isolamento fiduciario, esattamente come quello disposto dalla Asl di Napoli. Juve divide et impera, come volevasi dimostrare. Nel comparto per lo sport, il Corriere contravviene alla prassi di minimizzare ruolo e spazi del giornale per il Napoli e gli dedica il paginone centrale. Titolo a caratteri cubitali: ‘Adesso gioca la Asl’. Nel sommario si insinua poi una presunta complicità dell’‘asse sempre più stretto tra De Laurentiis e il governatore De Luca’. Complimenti!
Poche righe di solidarietà a Trump, più volte e a ragione bistrattato, perché esca senza danni dal pericolo di conseguenze gravi del Covid e possa condurre normalmente a termine la campagna elettorale, anche per evitare che la probabile vittoria di Biden, sia offuscata dal suo impedimento.

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