NAPOLI / TUNNEL SENZA LUCE E STRADE “SGARRUPATE”

Sull’attuale stato di degrado a Napoli, sotto il profilo delle infrastrutture e dei lavori pubblici, abbiamo ricevuto nei giorni scorsi diverse mail. Eccone un paio.

“Per dieci giorni ho dovuto passare mezze ore, praticamente soffocando per il caldo e la mancanza d’aria, sotto il tunnel che porta da Fuorigrotta a Mergellina”.

“Una colonna di macchine che cominciava quasi a piazzale Tecchio, vicino allo stadio San Paolo e proseguiva per un chilometro passo passo fino al tunnel. Dove la careggiata si restringe fino a ridursi ad una sola corsia. C’era un catello dei lavori, ma non si capiva cosa era. Un mezzo meccanico, un operaio che mangiava un panino, poi tutto sempre passo passo soffocando. Quasi alla fine del tunnel un altro furgone, altri due operai che fumavano la sigaretta”.

“Ho saputo che stavano lavorando per mettere a posto le luci, che fanno sempre schifo e non si vede niente e si fanno sempre tamponamenti per questo”.

“Faccio tutte le mattine quel percorso e per dieci giorni sempre la stessa croce. Sabato mattina per fortuna per i lavori non c’era più nessuno e almeno si passava. Ma il buio era peggiore di prima. Non si vedeva niente”.

“Qualcuno ha detto che stavano lì non per mettere a posto, ma per togliere lampade e fare il risparmio energetico. Così chi se ne fotte se uno si tampona e va all’ospedale”.

“Lo stesso schifo c’è facendo il percorso inverso, da Mergellina a Fuorigrotta. Almeno non ci sono stati i lavori, quindi si passa senza intasarsi. Ma non ci si vede lo stesso quasi niente. Se ad uno si spengono i fari buonanotte, l’incidente è assicurato. L’anno scorso era successo ancora peggio con un altro tunnel, molto più breve, che passa proprio sotto allo stadio sempre a metà per non si sa che lavori. L’anno scorso per due giorni è stato tutto al buio pesto, con la gente che si è ritrovata persa. Ma è questo il modo di tenere una città?”.

Passiamo ad un’altra mail.

“In questi giorni in tutta Napoli non si cammina perché in tutte le strade ci sono lavori e lavoretti. Robe piccole, di cento o duecento metri, ma che fanno fare un casino totale e auto incolonnate per un chilometro prima. Uno o due che lavorano al massimo, anzi che non lavorano e guardano il traffico che passa e se la ridono. Stanno al telefonino se va bene. Stiamo in una condizione in tutte le strade che fa schifo, ma le buche restano sempre, anzi ce ne stanno sempre di più. E nessuno se ne frega di metterle a posto”.

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