PANDEMIA / US ARMY E CASA BIANCA SAPEVANO FIN DA NOVEMBRE

L’allarme coronavirus c’è stato. Ma è rimasto del tutto inascoltato.

Lo rivela la tivvù americana ABC, che fornisce una serie di dettagli inquietanti su quanto successo negli States, soprattutto a livello politico-militare.

Il reportage, infatti, documenta come già a novembre il National Center for Medical Intelligence (NCMI), un potente organo della US Army, era informato circa un’imminente catastrofe che si stava abbattendo sul mondo. Il rapporto fa esplicito riferimento alla Cina e al focolaio di Wuhan.

Lo stesso report è stato preparato sulla base di “analisi di intercettazioni telefoniche e dei computer, confortate da immagini satellitari”.

Quanto emerso “ha generato allarme, perché una malattia fuori controllo avrebbe costituito una grave minaccia per le forze statunitensi in Asia, forze che dipendono dal lavoro dell’NCMI”.

Non solo, perché l’avvertimento avrebbe dovuto spingere il governo statunitense a “intensificare gli sforzi per mitigare e contenere l’epidemia molto prima, per prepararsi a fronteggiare la crisi” che avrebbe colpito anche gli Usa.

Il rapporto – stando alla ricostruzione di ABC – è stato più volte inoltrato alle più alte autorità istituzionali e dell’esercito americano. “Da quell’avvertimento di novembre, le fonti riportano che si sono ripetuti briefing, durati fino al mese di dicembre, con politici e funzionari del governo federale e del Consiglio di Sicurezza nazionale”.

la Casa Bianca

Il Pentagono smentisce ABC. La tivvù conferma l’attendibilità delle sue fonti.

E resta il grosso interrogativo: possibile mai che agenzie di informazioni così sofisticate, in grado di intercettare telefonia, computer, usare satelliti e utilizzare tutte le forme di intelligence, non abbiano avuto alcun sentore di quanto stava succedendo a Wuhan? Non è credibile.

Dal New York Times arriva un’altra frecciata alla Casa Bianca. L’autorevole quotidiano parla senza mezzi termini di “frustrazione sia della Casa Bianca sia della comunità dell’intelligence, con le agenzie incapaci di raccogliere numeri più accurati nonostante il loro impegno”.

Va giù duro anche il Daily Beast, che pubblica un memorandum inviato al Dipartimento di Stato americano in cui si illustrano le linee guida alle quali i funzionari americani si devono attenere per spiegare la pandemia. Nel memo, proveniente dal Consiglio per la Sicurezza nazionale, si raccomanda di mettere in evidenza l’“insabbiamento” operato dal governo di Pechino e si dettaglia come si debba rilevare la gravità di tale azione.

Insomma, la Cina va messa alla sbarra.

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