STIGLITZ / LA SOCIETA’ CONTROLLI IL GOVERNO E L’ECONOMIA

Il mercato uccide la società. Va controllato, imbrigliato, posto sotto il controllo pubblico.

Una voce fuori dal coro, quella del Nobel per l’Economia del 2001 Joseph Stiglitz, autore del fresco di stampa “Capitalismo Progressista. La risposta all’era del malessere”.

Non un libro rivoluzionario, beninteso. Perché pur sempre il docente di economia alla Columbia University fa parte del “sistema”, dal quale non esce né intende uscire.

Ma auspica forti modifiche, sia perché l’umanità non finisca alla deriva sia perché quello stesso sistema possa comunque sopravvivere.

Al settore privato, scrive Stiglitz, piacciono “i monopoli e lo sfruttamento”, ma il capitalismo può essere “addomesticato”.

Per questo bisogna “frenare il potere del mercato” e porre fine agli “squilibri politici”, istituendo un buon sistema di contrappesi che impediscano la perpetuazione di un sistema derivante dall’“esercizio del potere politico ed economico da parte di coloro che attualmente traggono benefici dal sistema”.

Propone, Stiglitz, “un modo per ristabilire un equilibrio in cui il capitalismo è domato in modo che possa servire la società. Quindi lo scopo del libro – scrive l’autore – è mostrare che non è un ossimoro e che si può davvero riformare l’economia di mercato”.

Una proposta che non accarezza in alcun modo teorie contrarie alla crescita. “Ho posizioni contrarie alla decrescita perché ci sono ancora miliardi di persone in tutto il mondo che non hanno uno standard di vita adeguato. Quindi per quelli di noi in Occidente che hanno alti standard di vita non è necessario che continuiamo ad aumentare il nostro standard, ma moralmente non possiamo negare il diritto di altre persone di avere un tenore di vita decente. Da una prospettiva globale non siamo nella posizione in cui possiamo dire a quelle persone che la crescita non è necessaria, un’altra cosa è che cambiamo il modo di crescita per renderla sostenibile”.

Sul “che fare?” così risponde il Nobel per l’economia. “Abbiamo bisogno del governo per controllare il mercato, del mercato per controllare il governo e soprattutto della società civile per controllare entrambi. Quando spiego come riusciremo a far funzionare il nostro sistema sociale, economico e politico, dobbiamo dare alla società civile un ruolo preponderante”.

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