Nemica Terra

Esiste un malefico equilibrio, sancito da leggi sconosciute all’uomo e alla scienza che indaga il mistero dell’universo, una dinamica incontrollabile concepita per governare il vivere nel pianeta Terra, indipendente dalla  volontà dell’uomo?  L’inquietante quesito angoscia chi sospetta che all’evoluzione-involuzione  dei suoi ‘ospiti’ sovrintendano arcane leggi di compensazione. Quanti miliardi in più conterebbero il genere umano e  le specie animali senza la decimazione operata da malattie incurabili, disastri naturali, pandemie, aree incompatibili con la vita? I soloni  dell’antropologia pronosticano un futuro di incognite per gli oltre dieci  miliardi di abitanti che affolleranno il pianeta sconvolto dai mutamenti climatici. C’è da aspettarsi un cataclisma globale, di tale portata da decimare gli umani per dimensionarli a misura di risorse compatibili?
Questa sconcertante chiave di lettura della cronaca plurimillenaria della Terra sembrerebbe fornire risposte positive al quesito con il racconto  del leggendario nubifragio, che senza Noè e la sua mitica arca, avrebbe spento  per sempre la vita del pianeta; del cosmico tabula rasa provocato dalla furia aggressiva delle cavallette, della peste, bubbone letale che ha decimato le popolazioni colpite. E ancora, l’insorgere di ricorrenti epidemie influenzali, con l’esito di migliaia di vittime, evento catalogato come ‘fisiologico’, le terrificanti  conseguenze della “spagnola” e di molti  precedenti non codificati, l’invasione mondiale di virus letali, come l’ ‘ebola’, la ‘sars’, del  mycrobacterium della tubercolosi, la piaga  dei tumori, l’agghiacciante statistica di un bambinoche muore ogni quattro secondi, il micidiale coronavirus che si sta propagando con impressionante velocità, agente pandemico di genesi sconosciuta, perciò difficile da debellare.
La tesi del libero arbitrio, presunta dote genetica dell’uomo, imputa alla sua esclusiva insipienza le catastrofi ‘naturali’ di inondazioni, bombe d’acqua, prolungate siccità,. Esclude irrazionalmente il fattore nemesi vendicativa’ della natura violentata. L’analisi di vittorie  e sconfitte della  ricerca, impegnata a contrastarne l’aggressività di virus e patologie mortali,  racconta che finora  la crescita esponenziale del genere umano ha la meglio, ma che comunque lo paga  con il pesante tributo di vite umane.
Ieri, in anticipo per consentire al Napoli qualche giorno in più di riposo in vista dell’arduo impegno Champions League di Martedì, contro il Barcellona, il blitz degli azzurri si è concluso positivamente con la vittoria in trasferta a Brescia, non entusiasmante, ma lecita. La feccia di cosiddetti tifosi locali, che infesta molti stadi italiani, ha fatto risuonare il ‘Rigamonti’ di cori razzisti, espressione di spregevole sciacallaggio: “Napoletani coronavirus…” L’ignobile comportamento è apparso, oltre che intollerabile insulto razzista, frutto  di stolta ignoranza, dal momento che  l’epidemia, almeno fino a questo momento, è presente in Lombardia e nel Veneto, regioni fino a prova contraria del Nord, che comprende appunto Brescia.

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