Napoli: gli ultimi saranno gli ultimi. Il doppiopesismo del Comune.

Sembra proprio che Napoli, nonostante i proclami del sindaco su uguaglianza e diritti, sia definitivamente diventata terra di beffarde ingiustizie consumate alla luce del sole: una città forte con i deboli e debole con i forti. Gli esempi non mancano, ma quello che balza oggi agli occhi, la dice lunga.

I lettori ci segnalano allibiti una vicenda di palese “doppiopesismo” comunale in pieno centro del Vomero. Da settimane sta facendo parlare l’allarme lanciato dall’ultimo edicolante rimasto in zona. Nonostante l’autentico sterminio di analoghi presidi d’informazione e cultura, lui, Antonio, il giornalaio di piazza Vanvitelli, aveva deciso tenacemente di mantenere aperto il suo chiosco, dove intere generazioni di studenti, intellettuali e gente comune, da decenni di riforniscono di quella merce sempre più rara che sono libri e giornali. Per qualche rivista messa in vista sul marciapiede, i vigili urbani qualche giorno fa gli hanno notificato una punizione esemplare: multa salata e ritiro della concessione. Stop.

L’edicolante di piazza Vanvitelli. Nelle altre foto inviate dai lettori, l’auto del sindaco parcheggiata al centro della piazza ogni mercoledì.

L’uomo, padre di figli, ha lanciato un appello ai candidati che si sfideranno – si fa per dire – domenica prossima alle suppletive per la successione allo scomparso senatore Franco Ortolani. Appello finora caduto nel vuoto.

Ma proprio mentre si consuma l’ennesimo episodio muscolare a danno dei poveri cristi, ieri pomeriggio, come ogni mercoledì, una potente BMW bianca con autista parcheggia tranquillamente per un paio d’ore in piena piazza Vanvitelli, accanto all’aiuola centrale, senza che nessuno, tanto meno la polizia municipale, osi fiatare o alzare un dito.

Già perché dall’accorsato bolide (vedi foto inviateci dai lettori), ogni mercoledì pomeriggio i vomeresi vedono scendere lui, il sindaco Luigi de Magistris, accompagnato dall’autista nei vicini studi di Televomero, dove si reca per l’intervista settimanale (da molti definita il comizio del mercoledì), con cui aggiorna i cittadini sulle “magnifiche e progressive sorti” della città.

«Basta, non ne possiamo più – scrive esasperata una lettrice della zona – di vedere un’auto di grossa cilindrata parcheggiata in mezzo alla piazza, mentre noi automobilisti “comuni” siamo massacrati da una pioggia di multe, con tanto di riscossione forzata se non paghiamo, e il povero edicolante della piazza è costretto a chiudere, per una lieve infrazione che poteva tranquillamente essere sanata».

E pensare che tra le cosiddette frasi “celebri” di De Magistris spicca questa: “La mobilità è un valore. Evita collusioni con i potenti”…

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