In pieno caos

Alle 12 di questo anomalo 20 Febbraio, che si propone con l’anomalo incedere della primavera precoce, con i ghiacciai che diventano acqua, orsi, pinguini  e renne smarriti nella nuova dimensione climatica, affamati, con rose e mimose che fioriscono anzitempo, temperature incoerenti,  il panorama a tutto tondo del Pianeta mostra preoccupanti prospettive e un presente afflitto dalla  fitta nebbia di incognite, di realtà marcate con uno scoraggiante segno negativo. L’economia globale è egemonizzata dalla triplice gigantografia finanziaria di Stati Uniti, Cina e Russia, è dominata con variabili più o meno sostanziali da dittature nazionaliste ad alto tasso di autarchia, strutturate in forme moderne di colonialismo, ai danni del terzo e quarto mondo, ma non meno di una problematica competitività del Vecchio Continente, della comunità europea malata di fragilità politica ed economica.
La vendetta della natura, martoriata dal tracotante e egoismo dell’umanità, sconvolge gli equilibri della Terra con terremoti, alluvioni, siccità, sempre più frequenti e devastanti. Agenti di tragiche epidemie, colpiscono periodicamente l’umanità. Si moltiplicano le patologie da disordine alimentare e insulti ambientali, sono più frequenti e distruttive le calamità naturali come la furia distruttiva delle cavallette, il pericolo di estinzione di specie come le api (determinanti per l’equilibrio biologico). È in  corso l’agonia di quanto abita il mare, è ciclico  il flagello di nuovi  virus pandemici, l’egoismo dei potenti della Terra genera guerre, traffici e   spaccio delle droghe sono l’impresa più ricca e remunerativa del nostro tempo e gli fa concorrenza la produzione e la vendita di armi. Nessuno sa se la Terra potrà liberarsi delle scorie nucleari e delle plastica, della povertà, derivazione inaccettabile degli eccessi di ricchezza di pochi. Eccetera, eccetera.
In piccolo: l’Italia è in costante pericolo di recessione, la stabilità dei governi è una chimera e chi li presiedea finisce per s-governare. Il Bel Paese è ‘bel’ a metà, afflitto da politiche squilibrate di sviluppo Nord-Sud,  di valorizzazione delle rispettive risorse. La povertà è un male endemico, la disoccupazione è  considerata come conseguenza “fisiologica” del liberismo,  quella dei giovani è spaventosamente grave. Nessuno osa mettere mano all’evasione fiscale, che azzerata cancellerebbe il debito pubblico e ci tirerebbe via  dall’angolo dei ‘cattivi’, che non intendono disturbare il manovratore (appunto chi è ricco ed evade). Il letargo dei custodi della Costituzione, pur dotati di armi legali e costituzionali, ha sottovalutato i pericoli dell’indisturbato riemergere di partiti e movimenti qualunquisti, xenofobi, razzisti, sovranisti, secessionisti.
Non bastasse, lo sfaldamento della sinistra, la disomogeneità dei governi messi su con coalizioni tra ‘diversi’ o addirittura da opposti, l’ingenuità e la credulità popolare, hanno generato nascita e crescita del populismo, fenomeni demenziali come il berlusconismo, l’aggressione al sistema democratico di Lega e destra neofascista, il razzismo indotto dall’ istigazione all’odio,  il caos anarchico della politica affollata di partiti, di loro escrezioni, di movimenti, gruppi, clan, correnti, scissioni, che impongono il precariato all’Italia, l’ingovernabilità di esecutivi vulnerabili che sottomettono l’Italia al precariato.
Estratte dal pentolone in ebollizione della rissa  interpartitica di questi giorni, due esternazioni disegnano con precisione  lo stato di prostrazione che vizia la fragile connessione Pd-5Stelle. A latere, la spocchia del loro nemico leghista. Zingaretti rivolto a Renzi: “No al chiacchiericcio insopportabile”. Crimi, temporaneo capo grillino:  “Ennesima pagliacciata,  il Paese non ha bisogno dei ‘teatrin’ messi in a carico piedi da Renzi”. Salvini, detentore indiscusso del primato di processi a carico, commenta il  nuovo che lo accusa di aver ‘scroccato’ voli  aerei allo Stato per raggiungere i luoghi italiani dei suoi comizi elettorali: “Ormai faccio la collezione di processi, come le figurine Panini. Sono tranquillo perché male non fare paura non avere” Male non fare? Idea balzana salviniana del ‘non fare’.

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