Oltre “Bella ciao”

Non va in pensione “Bella ciao”, non è tempo di abbassare la guardia e immaginare chiusa per sempre la partita con fascismo e neofascismo. Che il canto dei partigiani sia la colonna sonora del movimento contro l’odio, il razzismo e ogni altra forma di antidemocrazia, lo hanno istintivamente detto le sardine, nelle piazze da Bolzano a Palermo. Non poteva però mancare un inedito commento musicale al fenomeno dell’Italia anti leghista ed era quasi ovvio che a colmare l’assenza fosse un giovane cantautore. Nasce dalla creatività del rapper MaLaVoglia l’inno ‘6000 (siamo una voce)’.Il debutto pubblico avverrà il 19 di Gennaio, nella piazza VIII Agosto di Bologna, non a caso la settimana precedente  il voto per le regionali in Emilia-Romagna, ma per conoscere e adottare la canzone non si dovrà aspettare quella data. Per ascoltarla basta navigare su Internet (anche nella pagina Facebook 6000 sardine). La premessa del movimento: “Abbiamo riscoperto la voglia di cantare tutti insieme. Perché la musica ci fa stringere, ci fa emozionare, ci offre la certezza che l’unione pacifica dei corpi e delle voci potrà davvero cambiare la storia”.  Di seguito il testo:
In questi giorni di politici né carne, né pesce tutti cambiano partiti, come cambiano scarpe.
Ho sentito dire di 6000 sardine che dal mare son passate a riempire le piazze.
Sembra sia incredibile,  non hanno bandiere, è un esercito pacifico d’italiani stanchi di sentir dire, di sentir gridare che i problemi dell’Italia sono i neri degli sbarchi.
Papà Mameli ci voleva desti. Un po’ in ritardo, ma adesso siamo svegli!
Siamo Sardine e siamo tante. Siamo formiche col passo d’elefante. Siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce che il vento sta cambiando! Siamo persone e siamo tante. Siamo formiche col passo d’elefante. Siamo l’Italia che si sta rialzando, spargete voce: stiamo arrivando!
Siamo i giovani già vecchi da buttare via, i cari bamboccioni che non sanno dove andare.
Sarà che abbiam giocato a troppi giochi dell’Atari,  ma a volte vedo cose
che mi sembra di sognare. È il paese della fuga dei cervelli. È il paese dei ministri degli inferni. E noi vorremmo uscirne fuori come Dante, ma Virgilio non si vede, è latitante.
È il paese dove campi se stai zitto, ma si son dimenticati che “a ca’ nessun e fess!”
Siamo Sardine e siamo tante. Siamo formiche col passo d’elefante. Siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce che il vento sta cambiando!  Siamo persone e siamo tante. Siamo formiche col passo d’elefante. Siamo l’Italia che si sta rialzando
Spargete voce: stiamo arrivando!
Non vogliamo guerre, non abbiamo armi, siamo gli invisibili che han voglia di parlarvi.
Siamo una voce che è diventato un coro e canteremo davanti ad ogni squalo.
Siamo Sardine e siamo tante. Siamo formiche col passo d’elefante. Siamo l’allarme che sta già suonando, spargete voce che il vento sta cambiando. Siamo persone e siamo tante. Siamo formiche col passo d’elefante. Siamo l’Italia che si sta svegliando
Guarda le piazze: stiamo arrivando!
 
Che il 2020 spazzi via i profeti di sventura che gufano perché il tempo delle sardine sia prossimo all’estinzione.

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