Bel Paese? Fake news

In quale segmento del pianeta un pluri indagato con il curriculum giudiziario di Berlusconi avrebbe ancora visibilità e ruolo politico? Solo nel Paese delle banane, di Pulcinella, dell’inverosimile. Il percorso del ‘cavaliere’ è una specie di corsa ad ostacoli, scandita da 25 processi, a cui aggiungere sei iscrizioni a Palermo per mafia e riciclaggio, due a Caltanissetta e Firenze per le stragi del ’92-’93 archiviate per decorrenza dei termini. [cifre del ricco archivio di Marco Travaglio).
Dieci le condanne lo hanno giudicato colpevole, ma senza conseguenze, grazie a prescrizioni, amnistie e depenalizzazioni dei reati. I processi in  corso: frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita; prostituzione minorile e concussione (caso Ruby); rivelazione di segreto d’ufficio; concorso in strage. Cinque le archiviazioni: caso Saccà (corruzione); compravendita senatori (istigazione alla corruzione); voli di Stato (abuso d’ufficio e peculato); caso Sanjust (abuso d’ufficio e maltrattamenti); Agicom-Annozero (abuso d’ufficio). Due le amnistie: bugie sulla P2 (falsa testimonianza); fondi neri Macherio (frode fiscale, appropriazione indebita, quattro falsi in bilancio). Le depenalizzazioni: All Iberian (falso in bilancio);  Sme-Arisoto (finanziamento illecito); Mondadori (corruzione giudiziaria); Lentini-Milan (falso in bilancio); bilanci Fininvest (falsi in bilancio); consolidato Fininvest (falso in bilancio); caso Mills (corruzione giudiziaria).
Il prologo del resoconto odierno, di attualità, non è improprio. Introduce il più recente atto d’accusa di un personaggio che ha organizzato l’impianto della popolarità ultra decennale sul ruolo di nababbo che si arroga il diritto all’impunità grazie a collegi di super legali, a lentezze degli iter giudiziari e che incontra l’‘ammirazione’ del machismo italico con indecenti variazioni del bunga-bunga.
Per il processo Ruby ter il pubblico ministero  Luca Gaglio ha interrogato per ore la modella Ambra Battilana, testimone chiave del processo a carico di Berlusconi e di ventotto imputati, che include le cosiddette ‘olgettine’. La Battilana ha ripetuto quanto dichiarato in precedenza a proposito delle serate ‘particolari di Villa San Martino (“Berlusconi mi toccò il sedere”). Sulla serata a luci rosse del 22 agosto 2010: “Nicole Minetti nella stanza del “bunga-bunga”, dopo la cena ballava nuda a un metro da me, si faceva toccare da Berlusconi, Berlusconi la baciava sulla bocca, sul seno e le toccava il sedere”. Lei e Chiara (?) decisero di andarsene ed Emilio Fede “ci minacciò,  dicendoci che se andavamo via, per Miss Italia non avevamo possibilità. Berlusconi, che  annuiva, ha raccontato delle barzellette sconce. Era sempre con le mani addosso alle ragazze, baciava i loro seni, si faceva mettere il sedere in faccia”.
Quale interesse nasconderebbe la testimonianza di una giovane donna che dopo i ‘fatti’ descritti, per sottrarsi alla cattiva etichetta di escort, è emigrata  negli Stati Uniti? C’è solo  da aver pazienza ed è molto probabile che i ritmi lenti della giustizia consentano ancora un a volta a Berlusconi  di cavarsela, anche in considerazione dei suoi 83 anni. Non c’è invece risposta alla domanda: “In un Paese normale,  sarebbe possibile la presenza di un tipo così nel circuito dei media e della politica? E poi, che giudizio ne danno i figli, le irriducibili fan del “meno male che Silvio c’è?”

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