PERUGIA / ARCHIVIATA UN’AUTOACCUSA DEL MOSTRO DEL CIRCEO

L’autoaccusa del mostro del Circeo Angelo Izzo per l’omicidio di Rossella Corazzin non è credibile.

Lo ha stabilito il gip del tribunale di Perugia, Lidia Brutti, che ha archiviato la ricostruzione effettuata dallo stesso Izzo, disponendo contemporaneamente l’invio degli atti al pm della procura per verificare le eventuali, altre ipotesi di reato in merito alle dichiarazioni del ‘mostro’.

Cala dunque in modo forse definitivo il sipario sull’ultima sfornata accusatoria (in genere contro la giustizia di casa nostra e sui ‘misteri di stato’) e stavolta autoaccusatoria di Angelo Izzo.

Così scrive Silvia Mancinelli per l’Adn Kronos. “L’ultima sua trovata è stata autoaccusarsi dello stupro di Rossella Corazzin, la diciassettenne scomparsa 43 anni fa in Umbria, ma lui non si voleva togliere alcun peso, ‘semplicemente – scrive – volevo confessare alcuni dei fatti ai quali ho partecipato nell’ambito di una ricostruzione chiamiamola storico-giudiziaria’”.

E non sarebbe l’unico delitto. “Ci sono parecchie cose – conferma Izzo – ma sono sinceramente stanco di avere a che fare con investigatori ai quali dovrei io stesso fornire le prove”.

Niente rimpianti, men che meno il bisogno di chiedere perdono. “Trovo poco estetico – pennella il mostro dagli occhi a palla perennemente sbarrati – questa specie di mercato che intercorre tra rei e parenti delle vittime. Non appartiene al mio modo di essere e di fare”.

Questione di estetica…

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