Meno male che Mattarella c’è

Senza mezzi termini, come spetterebbe ai partiti se non avessero interessi elettorali e timore fondato di perdere colpi nei confronti di evasori totali e parziali, Mattarella, dall’alto di un prestigio riconosciuto e meritatissimo,  ha lanciato un potente anatema contro chi non paga le tasse e sottrare risorse per creare lavoro, e migliori salari dei lavoratori, pensioni più sostanziose: “L’evasione è indecente”.
Non fosse un ex operaio che intende continuare a guidare la Cgil,  il più importante sindacato italiano, Maurizio Landini sarebbe il miglior ministro del lavoro in un governo di sinistra e perfino premier. Ci voleva un protagonista come lui per affrontare operativamente  il  nodo cruciale del lavoro e della salute economica italiana per mettere fine allo stallo di infiniti quanto infecondi proclami dei governi, dal monocolore Dc post bellico all’esecutivo demostellato in carica. Landini disegna il progetto di un’alleanza strategica con il governo e le imprese per impedire che il Paese, come sta avvenendo, “si sbricioli sotto i colpi di un processo di deindustrializzazione”. Sulla proposta si sono tuffati con immediatezza il ministro Gualtieri, il premier Conte e Zingaretti, come se l’input di Landini avesse illuminato d’incanto il buio delle loro incapacità propositive. Il segretario del Pd ha promesso che al via del nuovo anno il governo partirà dal Landini pensiero.
La ‘bestia’ perde il pelo, non il vizio. Beccato da esponenti del massimo livello clericale e dai cattolici praticanti per il blasfemo mostrarsi in pubblico a sgranare il rosario, a baciare il crocifisso, mentre comiziava contro l’accoglienza cristiana ai migranti, il truce capintesta del Carroccio ha inventato un nuovo capitolo dell’ignobile ricorso alla religione,  nella peregrina illusione di pareggiare il conto con il mega fenomeno delle sardine anti Lega. Salvini ha radunato un po’ di bizzoche, ha arruolato  prezzolate quanto finte cattoliche e…voilà, ecco some sono nate le anti-sardine. Di che si tratta: all’insegna di “Cinque Sassi”, misterioso titolo delle ‘oranti’ il   menu di adoranti hanno organizzato una recita del rosario “…a sostegno di…Matteo Salvini,  all’ingresso del tribunale di Torino dove il razzi-sovranista deve rispondere all’accusa dii vilipendio dell’ordine giudiziario. La geniale promotrice dello sfregio ai cattolici veri, è tale Angela Ciconte, dipendente dell’Asl di Torino. Il neonato movimento, che nella nostra Repubblica delle banane troverà sicuramente adepti, per il momento conta 55 ‘like’ su Facebook. L’iniziativa è sostenuta da nobili e intelligentissime riflessioni sulla rivolta dell’Italia anti Salvini: “Le  sardine sono nate per moda (!) con piazze di persone che non sanno nemmeno per quale motivo sono lì, un po’ come quelli che vanno al Gay pride perché è tutto colorato (!)”.
Che sia ‘tempo delle mele’ che ragazzi e ragazze si mobilitino per riprendersi il futuro, scippato dalla società malata degli adulti è un dato acclarato. Lo attesta l’ambientalismo di Greta Thunberg e di tanti suoi giovanissimi emuli e l’energica combattività di giovani donne contro la violenza femminicida, per la parità di diritti. La cronaca politica racconta della più giovane premier del mondo, la finlandese  Sanna Marin, 34 anni, eletta in un Paese dove l’eguaglianza uomini-donne è all’avanguardia. Oltre alla leader socialdemocratica, è ministra dell’istruzione Li Andersson,  Katri Kulmuni è vice premier, Maria Ohisalo ministra dell’Interno, Anna Maya Henriksson guida il dicastero della giustizia. In Italia? L’ex ministra Kienge, di origine africana, è stata vittima di ignobili ingiurie e così l’ex  presidente della camera Laura Boldrini e la Boschi, ex Pd ora Italia Viva. In Italia le vittime di stupro non  di rado sono insultate dal bieco machismo di chi osa sospettare che sono state consenzienti o peggio che se lo sono cercato.

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