Autarchia, cosa non si fa per te…

L’autarchia, per rinfrescare la memoria di chi finge di non ricordare le tragiche conseguenze del famigerato Ventennio, fu un  postulato rigido del regime fascista, un dogma di stolto patriottismo, il “prima  gli italiani” prodromo di isolazionismo suicida professato da Mussolini. Proiettato nel presente il principio si ripropone come sovranismo, nazionalismo, razzismo. Esempio limite  è l’imposizione dei dazi che Trump spaccia per patriottismo, con le conseguenze di ritorsioni dei Paesi colpiti da questa forma di egoismo  esasperato. I media attenti a narrare del Truce Salvini perfino starnuti, sbadigli e ruttini, flatulenze di ogni genere, informano il popolo. Rivelano che l’uomo dei mojto, del Papeete, immortalato a suo tempo mentre vuotava barattoli di Nutella, è in fase di me culpa, per aver scoperto che per farcire la gustosa crema al cioccolato, chi la produce, per risparmiare importa, nocciole dalla Turchia. Apriti cielo. Un  secessionista, nonché patriota, non può che rifiutare di arricchire il nemico, nel caso in questione la Turchia e “Basta Nutella” dichiara Salvini. Chissà se si ferma a questa sola decisione autarchica. L’ex ministro, nonché ex vice premier,  per coerenza dovrebbe: rifiutare di mangiare banane d’importazione,  di condire l’insalata con l’olio (ne importiamo da Grecia, Spagna). Per colazione non evitare di ordinare al bar il classico cappuccino (il latte potrebbe essere di mucche tedesche o dei Paesi europei ex Urss), dovrebbe astenersi da sgranocchiare noccioline americane (le produce l’ex presidente Usa Carter), sarebbe tenuto a guidare solo auto italiane, a privarsi del cellulare, del televisore del computer  (tutti aggeggi stranieri) gli toccherebbe di respingere al mittente la richiesta del figlio “papà, mi compri una Harley-Davinson per i miei diciotto anni?”, din mettere al bando i libri di Ken Follet  e i film di Spielberg.
Ferrari (leader italiana del cioccolato) ringrazia sentitamente Salvini e il suo becero patriottismo elettoralista.
Sardine, pensateci voi. Evitate, se vi va, la Nutella: dicono provochi dipendenza come la Coca Cola, dunque non spalmatela a colazione sulle fette biscottate. E però, non andate oltre la buona scelta di mettere nel panierino dei vostri piccoli scolari “patriottiche’ fette di pane, magari del tipo integrale, condite con olio di oliva extravergine, sicuramente made in Italy.
Sono da psicanalisi le esternazioni di Matteo Renzi. Glissa sulle indagini  a suo carico e mette la dichiarata energia autonomista di “Italia Viva” nel capolavoro di incoerenza politica che lo vede presente nel governo demostellato, ma contemporaneamente sabotatore dello stesso, al punto di non escludere il ricorso a elezioni anticipate, pronostico opposto alle ragioni che lo hanno spinto a favorire l’alleanza  del Pd con i 5Stelle per non andare alle urne e favorire la lega. Non  meno intrigante è l’iniziativa di presentare un numero impressionante di emendamenti alle proposte elaborate dal ‘suo’ governo, con il risultato di creare un ingorgo perverso in Parlamento.

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