BOLIVIA / IL “GOLPE DEL LITIO”

“Il golpe del litio”. Anche in questo modo può essere definito il colpo di Stato che ha capovolto la situazione in Bolivia, destituendo il presidente eletto in modo perfettamente legale, Evo Morales, ed in pratica instaurando un regime dittatoriale sotto la regia statunitense.

Così scrive un analista americano, Scott Eldman: “L’uscita dalla scena politica di Morales in alcuni paesi come gli Stati Uniti è stata festeggiata, in altri come la Cina condannata. Questo dà sicuramente una certa idea degli interessi in ballo in Bolivia. Oltrechè dello scontro di potenze che si agita dietro a questo Stato, la cui ricchezza data dall’oro bianco fa gola a molti, in special mondo nel momento in cui il mercato dell’estrazione del litio deve essere liberalizzato. Non a caso è già stato definito il ‘golpe del litio’”.

Evo Morales. In alto una manifestazione antigovernativa

Continua Eldman: “anche se la situazione negli ultimi anni è migliorata molto, la Bolivia è ancora in fondo alle classifiche di sviluppo umano nel continente. Però proprio in Bolivia è presente il maggior giacimento del pianeta di litio, cioè del cosiddetto ‘oro bianco’. Questo giacimento si trova sotto il famosissimo ‘deserto di sale’, il Salar de Ujuni, una distesa di 10 mila chilometri quadrati dove si stima ci siano 9 milioni di tonnellate del prezioso metallo”.

Spiega l’analista: “Il litio è prezioso per via delle sue speciali caratteristiche chimiche, i suoi composti vengono utilizzati in ambito industriale per la realizzazione di diversi prodotti, tra cui le batterie presenti negli smartphone, nei device elettronici e nella auto elettriche di nuova generazione. Le batterie al lito sono nate negli anni ’70, durante la crisi petrolifera, e hanno rivoluzionato il mercato tecnologico a partire dai ’90. In breve tempo il costo del carbonato di litio da cui viene ricavato è raddoppiato, salendo a 13 mila dollari per tonnellata. Il più leggero di tutti i metalli, usato prima di adesso in medicina come stabilizzatore dell’umore, è diventato di importanza strategica per via dei tentativi di imporre la sostituzione dei veicoli a carburanti fossili con quelli elettrici, ad ‘emissione zero’. Su questo, dodici paesi e una ventina di metropoli hanno decretato che la sostituzione debba avvenire in tempi brevi, entro il 2030”.

In testa alla hit mondiale sul fronte delle riserve di litio c’è l’Argentina, con quasi 15 milioni di tonnellate, seguita appunto dalla Bolivia con 9 e dal Cile con 8 e mezzo.

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