Mantengono le promesse le ”sardine” e in un Paese dove non lo fa nessuno è già una gran bella notizia. Per arginare la deriva populista, sovranista, razzista, neofascista di Salvini e dei suoi accoliti, tornano in piazza gli antagonisti che a Bologna hanno risposto con dodicimila presenze in piazza Maggiore agli scarsi cinquemila leghisti raccattati dall’ex ministro in Lombardia e Veneto. A Modena le ‘sardine’ rispondono “ci siamo” e in tanti al punto di dover traslocare da piazza Mazzini a piazza Grande. È la risposta alle sortite in Emilia dell’ex, ex, ex della valpadana, che per la tappa modenese del tour emiliano si rifugia nella cena in un ristorante.
Il flash mob di Modena è organizzato da Samar Zaoui, e Jamal Hussein universitari. Hanno lanciato su Facebook l’invito “Seimila sardine, Modena non silega”
Grazie Lega per le opportunità che concedi per ricordare agli italiani chi è Salvini e le sue truppe. Ecco le parole testuali di Luca Zanda, governatore del Veneto: “È una vergogna pensare di spendere 250 milioni per quei quattro sassi di Pompei”.
Luca-Luca… Vaffa…
Scherza con i fanti, lascia stare i santi come San Marco, iconae mondiale di Venezia, che dalla Russia ‘con amore’ ha già ricevuto un milione di euro, in segno di solidarietà. Di alto tenore è la macabra ironia di Giggino Di Maio che sui social, in piena tragedia della città aggredita dall’acqua, alta come mai era avvenuto, ha accusato esponenti del centro destra (Lega e compagni) di aver bocciato gli emendamenti presentati dal centro sinistra e dai 5Stelle sul cambiamento climatico. Il “no” ha conciso il 12 novembre con il primo giorno della grande alluvione che ha sommerso Venezia e anche la stessa aula consiliare. Di Maio, con inequivocabile, beffardo e contestato sorriso: “Venezia è in una regione il cui consiglio ha bocciato una nostra proposta sui cambiamenti climatici. Ora, per effetto di quei cambiamenti climatici, si sta allagando la sala consiliare della Regione Veneto”.