Bluff & fake news

Non si concilia il bluff di Salvini sulla solidarietà a LiIiana Segre con il commento dello stesso individuo sull’ultimo episodio di razzismo xenofobo subito da Balotelli. Eccolo: “Povero innocente Balotelli, povera stellina. Una persona così posata ed educata. Condanno ogni gesto di violenza e di razzismo, però preferisco in campo altri a lui. Potrò? È un ragazzo con le spalle larghe. L’Italia ha altri problemi rispetto a Balotelli”. Bello e spiegato il crescendo di violenze verbali e fisiche di neofascisti impuniti, sotto l’egida  dell’odio razziale propagato dalla Lega e biecamente strumentale, per fini elettorali, la condanna dell’antisemitismo, viziata dall’improponibile confronto tra le ignobili  minacce e le ingiurie dei social dirette alla nobildonna scampata alla morte per mano dei nazisti e quelle indirizzate a Salvini, ammesso che non siano autodirette, ad altri politici (Boldrini, Boschi…) e non solo a loro.
In vista delle prossime elezioni per le regionali, Salvini, o chi per lui regge i fili degli spot pubblicitari della Lega, ha diffuso il rumor di una visita di ‘cortesia’ alla senatrice a vita dell’ex vice premier. Un colpo di  genio per arruolare quegli elettori potenziali indignati per le minacce alla sopravvissuta ai lager e scettici sulla svolta democratica della destra leghista e parafascista della Meloni. “Nessun incontro con la Segre”, ha commentato il ‘capitano’ “notizia falsa”. La smentita sa molto di un auto accreditarsi di discrezionalità rispettosa, ma il fine è altro: intende rinforzare gratis l’immagine di buon leader democratico e cancellare gli innumerevoli episodi di contiguità con  l’estrema destra.
Stefania Proietti, sindaco di Assisi: “Siamo sgomenti di fronte a ciò che sta accadendo in una preoccupante indifferenza, in riferimento a episodi di violenza verbale sui social e a veri e propri gesti di intolleranza nei confronti della senatrice a vita, vittima dell’odio cieco del nazismo, deportata bambina ad Auschwitz e oggi, con la sua testimonianza di vita, punto di riferimento per tutti gli uomini di buona volontà sui temi della solidarietà, della pace e del bene comune”.
Roberto Saviano,  così scrive il Giornale, ha dichiarato : “L’odio verso Liliana Segre è responsabilità di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Liliana Segre è stata testimone dell’inferno, ma continua ad avere negli occhi la luce di chi non ha rancore”.
Saviano, rivolto a Meloni e Salvini,  sempre secondo il Giornale, scrive della Segre: “A lei vogliamo somigliare e non a chi avvelena l’Italia con parole di intolleranza e odio”. Lo scrittore è stato oggetto di critiche della destra anche per aver detto “La politica sovranista usa l’odio antisemita come carburante. Liliana Segre è sotto scorta e Salvini minimizza. La sua propaganda xenofoba è il problema che la democrazia italiana non ha la forza di affrontare. Ciò che è accaduto alla senatrice Segre ne è la prova”.
La Satira di Maurizio Crozza: “Salvini si è paragonato alla Segre? Lei ricordata per essere sopravvissuta ad Auschwitz, lui non è sopravvissuto al Papeete…, lei scappava dalle SS, tu (Salvini) le corteggi, che nesso c’è?”
Carfagna-Renzi, da Forza Italia a Forza Viva Italia, ovvero cosa c’è nella pentola in  ebollizione dove si cuociono a fiamma alta i fuoriusciti del Pd e la prossima esule dal berlusconismo: fallita la cena ad Arcore, ovvero l’esca per far recedere la vicepresidente della Camera dal proposito di ‘mettersi in proprio’, i bookmaker accettano scommesse sulla prossima mossa della Carfagna: cadrà nella rete tesa da Salvini, presterà orecchio alle lusinghe di Renzi (ha detto: “Potrebbe in un futuro anche essere una ottima candidata premier”), punterà alla nascita di un partitino personale? I bene informati  optano per sì all’invito esplicito  del leader di Italia Viva, a condizione che abbandoni il polo di centro sinistra e il no al centrodestra psicologicamente suddito del sovranismo, della destra-destra. “No” alla complicità di Forza Italia con la Lega, che appena al potere in Umbria ha cancellato la legge sull’omofobia,  “no” alla vigliaccheria della donna che ha detto “Metterei Greta Thunberg sotto la mia macchina”. La Carfagna si è lasciata andare a questa ipotesi in fanta-politichese: “Potrebbe essere  una suggestione”, mentre la destra le offre la candidatura alla presidenza della regione Campania. Mancano all’appello solo  i 5Stelle, ma non è detta l’ultima parola. Se son nozze e con chi  si vedrà e si vedrà se l’ex governatrice del Lazio ed ex neofascista, la  Polverini, dopo il salto della quaglia in Forza Italia, ne compirà una seconda nelle braccia di Renzi.  In questo ‘mare magnum’ di interessi privati in atti pubblici, si capisce perché l’Italia è a crescita vicinissima allo zero, perché esplodono bubboni come l’Ilva di Bagnoli, l’Alitalia, perché lo spread risale.

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